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Olbia, poche certezze il futuro in Lega Pro è tutto da costruire

Olbia, poche certezze il futuro in Lega Pro è tutto da costruire

Sette contratti firmati e nessun incontro con altri giocatori Il ds Carta: «A due mesi dal ritiro è prematuro fare nomi»

22 maggio 2017
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OLBIA. Nel calcio ci sono poche certezze e anche le firme sui contratti spesso possono risultare aleatorie, in assenza della volontà delle due parti. A due settimane dalla salvezza in Lega Pro, il mercato dell’Olbia vive di una parentesi temporale che può avere qualche punto fermo nei contratti firmati. Dametto, Piredda, Ragatzu, Geroni, Senesi, Kouko e Muroni dovrebbero rappresentare la base della squadra che disputerà il suo secondo campionato consecutivo in Lega Pro. Poi ci sono i due terzini scuola Cagliari, Pinna e Cotali, che potrebbero rimanere. Il resto è lasciato alle parole e ai segreti del mercato, di cui il ds Pierluigi Carta è protagonista.

Si parte con l’addio di Cossu. Murgia può essere il sostituto naturale del capitano, che andrà a chiudere la carriera al Cagliari?

«Il ruolo è quello. Murgia inizialmente ha pagato il salto di categoria, ma ha lavorato con impegno e nel girone di ritorno è cresciuto. Se farà ancora parte della nostra rosa potrà avere più spazio.

Parliamo di Pisano. Ha ripetuto di voler rimanere a Olbia. La sua conferma rientra nei piani della società?

« Ancora non ci siamo incontrati con nessun giocatore, verso fine mese parleremo. Francesco è stato importante in campo e nello spogliatoio».

Arriverà il gallurese Arras?

«Non vorrei fare nomi. Arras è un nostro giocatore, ha fatto un percorso importante nelle giovanili di Juventus e Cagliari. Ma mancano 2 mesi al ritiro, è prematuro dire se giocherà con noi l’anno prossimo».

Capitolo portieri. L’Olbia ne ha schierato 4 in un campionato. Fino ad arrivare al “caso” Ricci e alla svolta con Van Der Want titolare. Ripartirete dall’olandese?

«Abbiamo schierato 4 portieri non perché avessimo le visioni, ma nell’ottica di valorizzare giocatori giovani. Una politica che non sempre può avere successo e comporta dei rischi. Montaperto e Carboni credo non abbiano fatto male. Ricci è un ’94, era svincolato, arrivava con presenze da titolare in serie B col Livorno. Non è andata bene. Van Der Want si è comportato benissimo, vedremo se vorrà continuare con noi«.

Nel momento più difficile della stagione, con dieci sconfitte consecutive, si è detto che, a parte Cossu, mancassero giocatori simbolo e leader nello spogliatoio capaci di spingere i più giovani. Vedi alla voce Molino e Miceli, ceduti ad altre squadre.

«Dametto e Piredda potranno essere quel tipo di giocatori. Non escludiamo l’arrivo di calciatori d’esperienza, da affiancare ai più giovani, sempre che abbiano un profilo adatto a noi»..

E il flop Benedicic?

«Aveva fatto cose importanti con l’Ascoli, non ha confermato le nostre aspettative ma non mi considero tradito».

Iotti resterà?

« Ha dimostrato di poter essere il degno erede di Miceli. Eserciteremo l’opzione per il riscatto».

Lei ha subito critiche feroci durante il periodo buio della stagione. Il presidente, però, le ha rinnovato la fiducia.

«Sono un uomo di calcio e so che le critiche fanno parte del mestiere.. Con gli olbiesi mi trovo bene, li invito a valutare razionalmente il grande lavoro che sta facendo questa società e a venire più numerosi allo stadio».

Giandomenico Mele

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