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Sant’Elia addio, 47 anni di storia dalla Coppa Campioni alla demolizione

di Enrico Gaviano
Riva e Pelè al Sant'Elia
Riva e Pelè al Sant'Elia

Cala il sipario sullo stadio del dopo scudetto con la sfida al Milan e la partita delle vecchie glorie

27 maggio 2017
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CAGLIARI. Come l’Araba Fenice, il Sant’Elia risorgerà dalle sue ceneri. Ma del passato non resteranno che le foto ricordo, come già avvenuto per gli altri stadi occupati dal Cagliari nella sua storia, dal mitico Stallaggio Meloni, al campo di Via Pola dove oggi sorge la mediateca del Mediterraneo, o all’Amsicora, diventato tempio dell’hockey. Storia lunga 47 anni, sofferta, punteggiata da diversi esodi e ritorni quella del Sant’Elia. La gloria e la polvere, il calcio internazionale e la serie C, le promozioni e le retrocessioni. Campioni e bidoni, non solo calcio, ma anche atletica leggera e grandi concerti.

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La storia. Lo stadio viene progettato a metà degli anni 60 e inaugurato il 12 settembre del 1970. Contiene 70mila spettatori ed è all’altezza delle esigenze di una squadra appena laureatasi campione d’Italia , in cui Gigi Riva maramaldeggia. Proprio Rombo di tuono è l’autore del primo gol e della prima doppietta nella gara di Coppa Italia che vede i rossoblù battere con lo scudetto al petto la Massese per 4-1 in Coppa Italia. Il 16 settembre il 3-0 al Saint Etienne in Coppa Campioni (ancora due gol di Riva) e vittoria arriva anche nella prima in serie A (2-1 in rimonta alla Samp, con Riva e Brugnera).


Cadute e risalite. Il Cagliari in questo mezzo secolo è salito più volte sulle montagne russe. Dal 1970 passarono solo sei campionati prima della retrocessione in B, dopo l’addio id Riva. Ci fu un breve ritorno di fiamma, ma poi la crisi societaria portò i rossoblù dritti in C nel 1987. Anni ruggenti, peraltro, con i duelli con la Torres (al Sant'Elia 2 sfide e 2 pari). Nel 1988 Ranieri porta i rossoblù in A in due stagioni. Poi arriva Massimo Cellino, che riuscirà a mantenere quasi sempre la squadra in A. Con il presidente più vulcanico della storia rossoblù parte la querelle Sant’Elia. Cellino è il primo a pensare ad abbattere lo stadio e ricostruirlo. Non glielo fanno fare. Lo stadio è sempre più rabberciato e ridotto e iniziano le peregrinazioni a Tempio, a Trieste,  a Is Arenas. Quest’ultimo fatale perché il presidente viene arrestato. Dopo un po’ molla tutto a Massimo Giulini. Che invece riesce nel tentativo di chiudere il Sant’Elia e rifarlo.


Calcio internazionale. Due partite di Coppa Campioni (2 vittorie contro Saint Etienne e Atletico Madrid), quattro in Coppa Uefa (1 pareggio contro il Trabzonspor e 4 vittorie contro Dinamo Bucarest, Malines, Juventus e Inter). Bilancio bellissimo per il Cagliari europeo al Sant’Elia. Un bilancio che non può prescindere dall’amichevole Cagliari-Santos del 1972 in cui i brasiliani vinsero 3-2 ma in cui la sfida fra Gigi Riva e Pelè (avversari nella finale mondiale del 1970 a Città del Messico) finì con due gol a testa.


La nazionale azzurra. Ha giocato quattro volte nello stadio: con 1 vittoria, 2 pari e una sconfitta. La prima volta è passata alla storia. Il 20 febbraio 1971 c’è l’amichevole Italia-Spagna. Rive è infortunato, ma ci sono altri rossoblù nell’orbita azzurra: Gori, Domenghini e Cera. Valcareggi però non li fa giocare. Finisce con una contestazione e un fitto lancio di arance. La Spagna vince 2-1. Il comportamento del pubblico cagliaritano costa una sospensione di 19 anni. Gli azzurri tornano al Sant’Elia solo nel dicembre del 1989 per l’amichevole contro la Argentina di Maradona, campione mondiale in carica.L’incontro finisce 0-0. Il 14 ottobre 1992 la sfida con la Svizzera per le qualificazioni a Usa 1994. Finisce 2-2, con l’Italia guidata da Sacchi che recupero lo 0-2 negli ultimi 7 minuti grazie alle reti di Baggio ed Eranio. Ultima gara il 9 febbraio 2005. L’Italia batte per 2-0 la Russia con gol di Gilardino e Barone. Ma la gara viene ricordata soprattutto perché in quella occasione viene ritirata la maglia del Cagliari numero 11 di Riva.

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Mondiali. Al Sant’ Elia giocate anche tre partite dei mondiali del ’90: Inghilterra-Irlanda 1-1 l’11 giugno, Inghilterra-Olanda 0-0 il 16 giugno e Inghilterra-Egitto 2-0 il 21 giugno.


Le gare indimenticabili. Nella top five dei tifosi, con la vittoria sul Saint Etienne, c’è Cagliari-Juventus 2-1 del 1971 (record di presenze con 67 mila spettatori e vittoria al 91’ con Gori), l’ultima di Gigi Riva il 2 febbraio del 1976 (Cagliari-Milan 1-3), il 3-2 all’Inter in Coppa Uefa il 30-3-1994 (2 gol rossoblù con Criniti e Pancaro nei minuti finali), il 2-1 al Napoli del 27 gennaio 2008 con la rimonta fra il 93’ e il 95’ firmata da Matri e Conti.

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L’addio allo stadio. Avverrà in due puntate. La prima domani, 28 maggio, contro il Milan in campionato, la seconda giovedì con le vecchie glorie in campo per il definitivo addio a 50 anni di storia.
 

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