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Savanovic dal campo alla scrivania 

di Andrea Sini
Savanovic dal campo alla scrivania 

La stella serba sta meditando il ritiro a 34 anni. Per lui potrebbero aprirsi le porte per un ruolo all’interno della società

27 maggio 2017
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SASSARI. Una perdita sul parquet e possibile acquisto dietro la scrivania. Il mercato della Dinamo deve ancora entrare nel vivo ma nel frattempo i motori sono già abbastanza caldi. In questa fase molto ruota attorno a Dusko Savanovic, in procinto di svestire i panni del giocatore e vestire quelli di dirigente.
L’ala serba, 34 anni il prossimo settembre, dirà quasi certamente addio al basket giocato dopo una straordinaria carriera da professionista durata quattordici campionati. La decisione non è stata ancora ufficializzata, ma la società sassarese (con il quale Savanovic è legato da un contratto annuale più opzione per il rinnovo) è stata messa già al corrente. A questo punto in casa Dinamo si è accesa la lampadina con un’idea chiara: trattenere l’ex stella della nazionale serba a Sassari, affidandogli un ruolo dirigenziale. Il tutto è ancora da definire, ma da ambo le parti ci sarebbe la massima disponibilità per procedere in questa direzione.
Un gigante in società. Dusko Savanovic è conosciuto e rispettato in tutta l’Europa cestistica, essendo stato tra l’altro inserito nel secondo miglior quintetto dell’Eurolega nel 2011. Ha grande esperienza internazionale sia a livello di selezione serba che di club (ha giocato a Kazan, Siviglia, Valencia, Istanbul e Monaco di Baviera), parla quattro lingue ma se la cava anche con il russo e il turco, è un grande conoscitore del Gioco. Guascone e disponibile con tutti, è anche amato dai tifosi e dai compagni di squadra. La Dinamo negli ultimi anni è cresciuta in tutti i sensi ma ha visto assottigliarsi in maniera evidente la batteria di “frontmen” a livello societario, con l’uscita di elementi di peso come Giovanni Cherchi e Carlo Sardara e l’accorpamento dei ruoli di coach e general manager in capo a Federico Pasquini. Stefano Sardara, dunque, potrebbe puntare su di lui – con un ruolo da definire – sul modello delle grandi squadre europee e della Nba, che annoverano nello staff societario grandi ex giocatori.
I motivi dell’addio. Dusko Savanovic in questo finale di stagione è apparso fisicamente logoro, forse anche un po’ frustrato per i problemi alle ginocchia che, come da lui stesso dichiarato, gli hanno impedito di allenarsi e dunque rendere al top. L’idea sarebbe dunque quella di chiudere qui, al termine di una stagione in cui è stato comunque protagonista, piuttosto che imbarcarsi in un’altra annata lunga e faticosa, con impegni su tre fronti. D’altra parte, il giocatore serbo e la sua famiglia si sono trovati benissimo a Sassari, dove hanno trovato una dimensione ideale e dove resterebbero volentieri ancora a lungo. Le basi per l’accordo ci sono, ora si passa ai dettagli.
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