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LANUSEI 

Il ds Piras: non siamo più una meteora 

Il ds Piras: non siamo più una meteora 

La squadra punta sul nucleo di giocatori che ha mantenuto la D

29 maggio 2017
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LANUSEI. Uno degli artefici del periodo d’oro del Lanusei calcio è senz’altro Fabio Piras, il direttore sportivo che anno dopo anno ha costruito, in simbiosi con la società e la guida tecnica, una realtà che va oltre i confini regionali ed è sinonimo di organizzazione e serietà. Gavoese doc, classe 71, Piras arrivò in Ogliastra nell’estate di 4 anni fa grazie alla chiamata di Francesco Loi, allora tecnico biancorossoverde. Il palmares di Piras in questi 4 campionati nella poltrona di Ds parla chiaro: 2 promozioni consecutive e poi due salvezze in serie D, lo scorso anno all’esordio con Loi e quest’anno con Hervatin dopo una partenza choc e una rivoluzione nell’organico a dicembre. Proprio su quest’aspetto Piras afferma: «Siamo andati controcorrente nella decisione di tenere l’allenatore e cambiare 14 giocatori, ma eravamo consci di ciò che stavamo facendo e soprattutto convinti del valore del mister che ha svolto un lavoro straordinario e riconosciuto da tutti. La sua professionalità e la sua preparazione sono indiscutibili». La seconda salvezza è solo un punto di partenza? «Diciamo che abbiamo dimostrato di non essere più solo una meteora ma credo una realtà riconosciuta anche dagli avversari e credo da tutto il territorio che può solo beneficiare a livello sportivo e sociale dalla presenza di organizzazioni societarie di ottimo livello». La domanda che tutti si pongono a Lanusei e in Ogliastra è sui nomi che comporranno la rosa futura della squadra: « Sia noi che i giocatori ci siamo presi un pò di pausa, anche per smaltire l’inevitabile stanchezza che porta un campionato cosi impegnativo, l’intenzione è di confermare quanto più possibile l’organico che ha concluso la stagione, ma è chiaro che come in tutte le cose bisognerà trovare un punto d’incontro tra le varie parti. Sono fiducioso in tal senso, anche perché i giocatori hanno molto apprezzato l’estrema serietà della società in tutti i frangenti del campionato. Bisogna sempre ricordare l’assoluto spirito di volontariato che anima i dirigenti delle società calcistiche e spero che in futuro si avvicinino alla società anche nuove forze».
E. C.
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