La Nuova Sardegna

SASSARI. «Mai avuto niente contro Sassari. È solo che il mio modo di essere è particolare, lo riconosco, e ad alcuni può non piacere». Achille Polonara arriva a Sassari con il cappello in mano, pronto a conquistarsi sul campo l’affetto dei suoi nuovi tifosi. L’avversario di mille battaglie, il nemico di una finale scudetto da scintille, quella di due anni fa, ora è uno dei “nostri”, un giocatore biancoblù.

L’ala di Ancona ha firmato con la Dinamo e ieri la società biancoblù ha ufficializzato il suo acquisto. Un giocatore dotato di grande esplosività, un 2,05 capace di volare nell’area colorata ma anche di essere pericoloso da oltre l’arco. In sintesi, il “quattro” che nel’ultima stagione il Banco non aveva. Quello di Polonara è il secondo colpo di mercato ufficializzato dai sassaresi nel giro di tre giorni, dopo la firma della guardia americana Scott Bamforth.

«Ho firmato al volo». «L’accordo tra me la società era ormai cosa fatta da qualche giorno – racconta Polonara –. Mi ha sorpreso e colpito positivamente il fatto che la Dinamo mi abbia cercato così presto. Sia Sardara che Pasquini mi hanno dimostrato grande stima e grande interesse. Non mi aspettavo che partissero in quarta così presto, mi hanno voluto fortemente e questo mi dà grande fiducia, oltre che grande responsabilità. Sassari in questi anni ha portato avanti un progetto importante, hanno dimostrato di saper lavorare in un certo modo e io arrivo in Sardegna per fare bene».

Vecchi “nemici”. “Polonair”, classe 1991, si è formato nel basket Ancona e a 18 anni ha esordito in serie A con la maglia di Teramo. Dopo 4 anni nel club abruzzese ha giocato con Varese e Reggio Emilia. Proprio con la squadra emiliana è stato tra i protagonisti della finale scudetto del 2014-’15: sette partite tiratissime, non prive di tensioni, culminate con la vittoria della Dinamo. Tensioni che hanno avuto strascichi anche nel quarto di finale playoff dell’anno successivo, quando Polonara venne espulso al PalaSerradimigni dopo uno scambio di “cortesie” con Devecchi e Alexander e uscì dal campo sommerso dai fischi del pubblico del palazzetto. «In questi anni mi è capitato di affrontare la Dinamo in partite che sono state spesso molto importanti e tirat – sottolinea Polonara –. Mai avuto niente contro Sassari e la Dinamo, semplicemente quando sono in campo do tutto e quel mio andare oltre non dipende dall’avversario che ho di fronte, lo farei contro chiunque. Riconosco di avere un carattere particolare, magari è un difetto, ma non c’è antipatia o astio, è solo il mio modo di essere. Questo è giusto che la gente di Sassari lo sappia».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.15469836:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.15469836:1653433610/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Una grande occasione. Polonara è reduce da una stagione da 10,2 punti di media e 6,6 rimbalzi in 27,6 minuti di utilizzo medio, con il 62,3 % da 2 punti e il 37,2 % da 3. Vincitore del premio Reverberi nel 2015 e 2016 come miglior giocatore italiano del campionato, Polonara è da anni nel giro della nazionale. Il passaggio a Sassari potrebbe rappresentare per lui un nuovo trampolino di lancio anche in chiave azzurra. «Mi interessa essere utile alla squadra e fare meglio che posso – sottolinea l’ex giocatore della Grissin Bon –. Spero di togliermi tante soddisfazioni insieme ai nuovi compagni e ai nuovi tifosi, poi il resto viene da sè e ne avrò benefici anche a livello personale, tanto meglio. Intanto, però è giusto pensare solo alla Dinamo».