La Dinamo imbarca Hatcher e Stipcevic
di Andrea Sini
Basket, un acquisto e una conferma per i biancoblù scatenati sul mercato: il nuovo play arriva dal Partizan Belgrado
12 giugno 2017
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SASSARI. Un acquisto, il terzo ufficiale in pochi giorni, e una conferma, non ancora messa nero su bianco ma ormai certa. La Dinamo edizione 2017-’18 aggiunge al proprio roster il play americano William Hatcher, proveniente dal Partizan Belgrado, e rinnova il contratto con Rok Stipcevic: il play croato indosserà la maglia biancoblù per la terza stagione consecutiva.
A metà dell’opera. Sarà anche vero che il mercato dei sassaresi è dovuto partire quasi da zero, ma nel giro di una settimana il Banco di Sardegna è riuscito a piazzare tre colpi importanti e ad arrivare praticamente a metà dell’opera. Partendo dal confermatissimo capitano Jack Devecchi, e mettendo sotto contratto prima la guardia Scott Bamforth e poi l’ala Achille Polonara, il general manager Federico Pasquini aggiunge ora altre due pedine fondamentali per la prossima stagione, che vedrà la Dinamo impegnata ancora una volta in campionato e in Champions League. Con cinque tasselli già al loro posto, la caccia può proseguire senza particolare fretta, con le priorità che ora diventano due: il mercato degli italiani (bisogna averne almeno 5) e il centro titolare, da sempre elemento particolarmente delicato e “incidente” dei roster. Considerando che Pasquini punta tutto sui primi dieci uomini, e gli ultimi due elementi saranno solo “di contorno” nel roster, siamo dunque a metà dell’opera.
Il colpo Hatcher. William Hatcher è nato a Flint, (Michigan) l'8 Agosto 1984, è alto 188 centimetri per 85 chilogrammi di peso. La Dinamo lo descrive così: «Playmaker di talento, con una grande esperienza a livello europeo, è in grado di dare un apporto importante in attacco grazie anche alle sue spiccate qualità da leader e regista. Abbina il talento di un ottimo tiro dalla lunga distanza a eccellenti doti di palleggio e 1vs1. E’ un elemento di responsabilità, sempre pronto a prendere per mano la sua squadra e pronto a prendere i tiri che contano».
Tutto vero, anche perché l’anno scorso i sassaresi hanno toccato con mano la pericolosità di Hatcher: nel match di Champions League giocato alla Pionir Arena di Belgrado, l’allora play del Partizan mise alla frusta la difesa del Banco, concludendo il match con 23 punti (4/9 da 3, 9/15 dalla lunetta) e 4 assist. La squadra di Pasquini vinse in maniera rocambolesca all’overtime, dopo l’errore dalla lunetta di Olaseni a con il cronometro già “morto”. Hatcher saltò poi la gara di ritorno a Sassari. Formatosi a livello di college a Miami Ohio, ha giocato in Germania con i Soba Dragons Rhoedorf (18.5 punti 2.6 rimbalzi e 5 assist di media), in Romania (CSU Atlassib Sibiu) e per tre stagioni in Repubblica Ceca (Sce Decin). Poi un’esperienza a Cipro ( Keravnos Strovolou) e in Israele (Galli Gilboa). Nel 2012-’13 la chiamata del Paok Salonicco e il tour dell’Europa che prosegue in Francia (Le Havre, 3° miglior assistman del campionato) e Belgio (Spirou Charleroi). Nel 2015 il ritorno al Paok, con 13 punti di media con 2.6 rimbalzi e 4.2 assist, oltre a 16 partite di Eurocup con 13.8 punti, 2.4 rimbalzi e 3.3 assist. L’anno scorso l’esperienza in Serbia con il Partizan Belgrado e l’inserimento da parte della Fiba nel secondo migliore quintetto della Champions League (13 di punti, 2 rimbalzi e 4.2 assist). Nelle 26 partire giocate nella Lega Adriatica ha totalizzato 15.4 punti, 1.6 rimbalzi e 3.9 assist di media.
Riecco Stipcevic. L’altro tassello è Rok Stipcevic: il play croato aveva offerte importanti dall’estero (tra le quali Unics Kazan e Cedevita Zagabria) ma alla fine ha preferito restare in Sardegna per la terza stagione di fila. L’ex giocatore di Roma, Milano, Varese e Pesaro ha chiuso la Champions con 12 punti e 3,9 assist a partita (40,7% da 3), mentre in campionato ha segnato 12,4 punti (38,8 per cento al tiro da 3 punti) con 2,6 rimbalzi e 2,9 assist.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
A metà dell’opera. Sarà anche vero che il mercato dei sassaresi è dovuto partire quasi da zero, ma nel giro di una settimana il Banco di Sardegna è riuscito a piazzare tre colpi importanti e ad arrivare praticamente a metà dell’opera. Partendo dal confermatissimo capitano Jack Devecchi, e mettendo sotto contratto prima la guardia Scott Bamforth e poi l’ala Achille Polonara, il general manager Federico Pasquini aggiunge ora altre due pedine fondamentali per la prossima stagione, che vedrà la Dinamo impegnata ancora una volta in campionato e in Champions League. Con cinque tasselli già al loro posto, la caccia può proseguire senza particolare fretta, con le priorità che ora diventano due: il mercato degli italiani (bisogna averne almeno 5) e il centro titolare, da sempre elemento particolarmente delicato e “incidente” dei roster. Considerando che Pasquini punta tutto sui primi dieci uomini, e gli ultimi due elementi saranno solo “di contorno” nel roster, siamo dunque a metà dell’opera.
Il colpo Hatcher. William Hatcher è nato a Flint, (Michigan) l'8 Agosto 1984, è alto 188 centimetri per 85 chilogrammi di peso. La Dinamo lo descrive così: «Playmaker di talento, con una grande esperienza a livello europeo, è in grado di dare un apporto importante in attacco grazie anche alle sue spiccate qualità da leader e regista. Abbina il talento di un ottimo tiro dalla lunga distanza a eccellenti doti di palleggio e 1vs1. E’ un elemento di responsabilità, sempre pronto a prendere per mano la sua squadra e pronto a prendere i tiri che contano».
Tutto vero, anche perché l’anno scorso i sassaresi hanno toccato con mano la pericolosità di Hatcher: nel match di Champions League giocato alla Pionir Arena di Belgrado, l’allora play del Partizan mise alla frusta la difesa del Banco, concludendo il match con 23 punti (4/9 da 3, 9/15 dalla lunetta) e 4 assist. La squadra di Pasquini vinse in maniera rocambolesca all’overtime, dopo l’errore dalla lunetta di Olaseni a con il cronometro già “morto”. Hatcher saltò poi la gara di ritorno a Sassari. Formatosi a livello di college a Miami Ohio, ha giocato in Germania con i Soba Dragons Rhoedorf (18.5 punti 2.6 rimbalzi e 5 assist di media), in Romania (CSU Atlassib Sibiu) e per tre stagioni in Repubblica Ceca (Sce Decin). Poi un’esperienza a Cipro ( Keravnos Strovolou) e in Israele (Galli Gilboa). Nel 2012-’13 la chiamata del Paok Salonicco e il tour dell’Europa che prosegue in Francia (Le Havre, 3° miglior assistman del campionato) e Belgio (Spirou Charleroi). Nel 2015 il ritorno al Paok, con 13 punti di media con 2.6 rimbalzi e 4.2 assist, oltre a 16 partite di Eurocup con 13.8 punti, 2.4 rimbalzi e 3.3 assist. L’anno scorso l’esperienza in Serbia con il Partizan Belgrado e l’inserimento da parte della Fiba nel secondo migliore quintetto della Champions League (13 di punti, 2 rimbalzi e 4.2 assist). Nelle 26 partire giocate nella Lega Adriatica ha totalizzato 15.4 punti, 1.6 rimbalzi e 3.9 assist di media.
Riecco Stipcevic. L’altro tassello è Rok Stipcevic: il play croato aveva offerte importanti dall’estero (tra le quali Unics Kazan e Cedevita Zagabria) ma alla fine ha preferito restare in Sardegna per la terza stagione di fila. L’ex giocatore di Roma, Milano, Varese e Pesaro ha chiuso la Champions con 12 punti e 3,9 assist a partita (40,7% da 3), mentre in campionato ha segnato 12,4 punti (38,8 per cento al tiro da 3 punti) con 2,6 rimbalzi e 2,9 assist.
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