Ecco Dyshawn Pierre, la Dinamo è fatta
di Andrea Sini
La società ufficializza la firma dell’ala canadese, reduce da una stagione da protagonista nel campionato tedesco
29 giugno 2017
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Non è un lungo, ma lavora molto bene nell’area colorata, soprattutto a rimbalzo, ed è esattamente il tipo di giocatore che mancava. Il resto ovviamente lo dirà il campo. La Dinamo trova il “tre e mezzo” che stava cercando e chiude di fatto il roster: la società sassarese ieri ha annunciato ufficialmente l’acquisto di Dyshawn Pierre, ala canadese di 24 anni, 198 centimetri per 104 chilogrammi, che nella sua prima stagione da professionista ha fatto molto bene con la maglia del Löwen Braunschweig, nel massimo campionato tedesco. Per lui, dopo gli anni del college a Dayton, un impatto notevole con il mondo dei “grandi”, con 32,5 minuti giocati e una media di 14,9 punti, con il 57% da 2 e il 31% da 3 punti. I 7,9 rimbalzi tirati giù a partita hanno fatto di lui il miglior rimbalzista della scorsa stagione. Per lui un massimo di 31 punti segnati in una sola gara e di 19 rimbalzi catturati.
La Dinamo lo presenta così: «È un giocatore di peso, è capace di ricoprire entrambi gli spot di ala; giocatore estremamente versatile, produttivo, con un istinto innato a rimbalzo, in grado di giocare con grande profitto nel pitturato. Fronte a canestro ha la capacità di sfruttare blocchi e tagli per attaccare il ferro e all'occorrenza prendere il tiro da fuori. In difesa ha capacità di stare su più cambi difensivi ed è sempre pronto a gettarsi sul parquet per recuperare una palla vagante e giocare sulle linee di passaggio».
Dyshawn Pierre è nato a Whitby, alle porte di Toronto, il 17 novembre 1993: dopo aver frequentato la High School di Anderson Raiders, con cui ha vinto per due anni consecutivi il campionato, nel 2011 e 2012, è stato reclutato dall'Università Dayton. Nel secondo anno con i Flyers, ha trascinato i suoi alle Sweet Sixteen. È stato scelto nella All-Atlantic Conference Second Team. Dopo il college ha disputato la Summer League con la maglia degli Indiana Pacers, per poi spostarsi in Europa. Con la maglia della nazionale canedese Under 17 ha vinto il bronzo ai Mondiali del 2010, proprio in Germania.
Con la firma dell’ala canadese, la Dinamo è coperta in tutti i ruoli con due giocatori. Con la questione D’Ercole ancora aperta, per chiudere definitivamente il roster i sassaresi dovranno trovare due giocatori italiani, che con tutta probabilità saranno l’undicesimo e il dodicesimo, e dunque poco più che rincalzi. Uno dei due potrebbe essere un lungo, per l’altro la società potrebbe puntare sui due o tre dei giovani più promettenti del vivaio, schierandoli a rotazione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La Dinamo lo presenta così: «È un giocatore di peso, è capace di ricoprire entrambi gli spot di ala; giocatore estremamente versatile, produttivo, con un istinto innato a rimbalzo, in grado di giocare con grande profitto nel pitturato. Fronte a canestro ha la capacità di sfruttare blocchi e tagli per attaccare il ferro e all'occorrenza prendere il tiro da fuori. In difesa ha capacità di stare su più cambi difensivi ed è sempre pronto a gettarsi sul parquet per recuperare una palla vagante e giocare sulle linee di passaggio».
Dyshawn Pierre è nato a Whitby, alle porte di Toronto, il 17 novembre 1993: dopo aver frequentato la High School di Anderson Raiders, con cui ha vinto per due anni consecutivi il campionato, nel 2011 e 2012, è stato reclutato dall'Università Dayton. Nel secondo anno con i Flyers, ha trascinato i suoi alle Sweet Sixteen. È stato scelto nella All-Atlantic Conference Second Team. Dopo il college ha disputato la Summer League con la maglia degli Indiana Pacers, per poi spostarsi in Europa. Con la maglia della nazionale canedese Under 17 ha vinto il bronzo ai Mondiali del 2010, proprio in Germania.
Con la firma dell’ala canadese, la Dinamo è coperta in tutti i ruoli con due giocatori. Con la questione D’Ercole ancora aperta, per chiudere definitivamente il roster i sassaresi dovranno trovare due giocatori italiani, che con tutta probabilità saranno l’undicesimo e il dodicesimo, e dunque poco più che rincalzi. Uno dei due potrebbe essere un lungo, per l’altro la società potrebbe puntare sui due o tre dei giovani più promettenti del vivaio, schierandoli a rotazione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
