La Nuova Sardegna

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Il Tour: Fabio Aru italiano? No, sardo 

di Mario Carta
Il Tour: Fabio Aru italiano? No, sardo 

Tutti i capitani rappresentati con la bandiera nazionale, lui con i Quattro Mori. Ma ora indossa con orgoglio il tricolore

30 giugno 2017
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SASSARI. Forse voleva essere un omaggio alla sardità di Fabio Aru - sempre ostentata con orgoglio -, ma scelta degli organizzatori del Tour de France sta facendo discutere ben oltre lo sport. L’organizzazione della più importante corsa ciclistica al mondo nel suo account ufficiale Instagram ha celebrato i principali protagonisti di questa edizione stilizzandoli con sullo sfondo la loro bandiera nazionale di appartenenza, e scegliendo di immortalare lo scalatore di Villacidro dietro la bandiera della Sardegna ha di fatto sancito l’indipendenza dell’isola, perlomeno nell’ambito del ciclismo.Quella della Colombia per Nairo Quintana, quella francese per Thibaud Pinot e Roland Bardet, quella inglese per Chris Froome, quella danese per Jacob Fuglsang, co-capitano dell’Astana insieme a Fabio Aru. Fabio Aru al quale però, invece della bandiera tricolore – oltretutto il sardo è freschissimo di titolo italiano –, è stata messa come sfondo quella dei Quattro Mori.

Tutto il mondo del pedale sa quanto lo scalatore di Villacidro sia orgoglioso della sua isola, che rappresenta sul caschetto e da ieri anche sugli occhiali e che porta con orgoglio nel soprannome di Cavaliere dei Quattro Mori. La maggior parte dei suoi tifosi hanno sorriso inorgogliti ma c’è anche chi se l’è presa con i francesi per questa scelta, sostenendo che la bandiera dietro Aru doveva essere quella italiana. Così, mentre dall’isola qualcuno messaggiava “Indipendenzia”, e “la Sardegna non è Italia”, urlandolo oltretutto in maiuscolo, alcuni appassionati stranieri si domandavano quale bandiera fosse mai quella rappresentata dietro Aru. E dopo la spiegazione, accettavano affatto meravigliati. «Fabio non era molto contento x quello che è successo...i francesi hanno messo la bandiera sarda...mentre a tutti gli altri la bandiera del proprio stato...stanno provocando...», ha commentato Juanneddu da Posada. «Doveva essere la bandiera italiana», ha scritto invece Mercanteangelo. Posizioni divergenti mitigate però dall’amore comune per Aru. Che non sembra preoccuparsi per una scelta oltretutto non dipesa da lui. Adesso Fabio Aru vestirà la maglia con il tricolore della bandiera italiana, quello che spetta al campione nazionale, e la indosserà con orgoglio, insieme ai simboli della sua Sardegna, pronto a rappresentare ancora una volta l’intera Italia, e la sua isola. La nuova maglia l’ha mostrata per la prima volta sul palco della Grand Depart. Un tricolore grande grande, non la striscetta riservata a Nibali due anni fa. Verde, bianco e rosso a tutta maglia. «Una scelta giusta, la vera bandiera italiana: sono orgoglioso di indossarla», ha ribadito ieri Aru. Mentre sotto il palco sventolava l’immancabile vessillo dei Quattro Mori.

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