La Nuova Sardegna

Sport

Il CASO 

Da Budoni a Siniscola,  pallone in crisi

BUDONI. Il pallone è sempre più sgonfio con pochi dirigenti che devono sobbarcarsi le spese in mezzo all’apatia generale. Tira aria di crisi in tante società della costa orientale, dalla serie D alla...

03 luglio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





BUDONI. Il pallone è sempre più sgonfio con pochi dirigenti che devono sobbarcarsi le spese in mezzo all’apatia generale. Tira aria di crisi in tante società della costa orientale, dalla serie D alla prima categoria. Dimissioni in massa a Budoni, neopromosso in serie D. Il presidente e il direttivo hanno consegnato al sindaco la documentazione della squadra.

«Viste le dimissioni del presidente Filippo Fois, del vice e dell’intero consiglio direttivo, è convocata un’assemblea cittadina rivolta a coloro che hanno a cuore le sorti della polisportiva - dice il sindaco Giuseppe Porcheddu -. Ricordo che la società ha appena ottenuto l’accesso ad una categoria importante non solo ai fini calcistici e un campionato nazionale che non può andare perduto. A questo proposito - prosegue Porcheddu - si organizza una pubblica assemblea invitando tutta la cittadinanza, gli imprenditori del territorio e semplici cittadini a partecipare all’incontro che si terrà oggi alle 18 nella sala consiliare. La squadra è un patrimonio della cittadinanza e chiunque abbia la volontà e la forza di proseguire questo cammino può esprimere pubblicamente questa volontà nell’assemblea. Esserci significa scrivere una pagina importante per il futuro del nostro paese e anche dell’intera provincia del nord-est».

Anche a Siniscola dopo la retrossione dello Sporting e la salvezza stentata della Montalbo, c'è il rischio che non si riesca ad allestire quadre competitive, mentre dopo il quarto posto ottenuto quest’anno nel campionato di prima categoria nessuno a La Caletta si aspettava le dimissioni del presidente Gian Mario Angheleddu e del direttivo compreso il responsabile del settore giovanile Massimo Floris. Nel paese che ha dato i natali al nuovo portiere del Torino Salvatore Sirigu il calcio rischia quindi di scomparire. «I motivi che hanno portato a questa decisione sono veramente tanti e gli abbiamo esposti più volte durante l’anno - dice il presidente - In un momento di totale assenza di dirigenti e soprattutto di forze nuove è inutile continuare verso una direzione voluta da poche persone. Nonostante ciò lanciamo l’ennesimo appello dando appuntamento a chiunque voglia ascoltare le nostre motivazioni e magari farsi avanti per permettere di disputare il prossimo campionato». Il direttivo prima di consegnare le chiavi del campo di S’Arenariu al sindaco proverà ad indire una riunione che si svolgerà il 10 luglio alle 18 nei locali dell’hotel Aragosta. Si tratta della stessa location dove sei anni fa un gruppo di amici ridiede vita alla polisportiva ottenendo la promozione in seconda e prima categoria.

Che il calcio non tiri più come una volta ci si lamenta anche nella vicina Posada con il sodalizio presieduto da Pierluigi Careddu dominatore del girone D di prima categoria. Anche qui, sono pronti a passare la mano se non si faranno avanti nuovi dirigenti. «Siamo rimasti davvero in pochi - dice -. Abbiamo già fatto alcune riunioni che sono andate deserte. Senza l’aiuto del paese e degli sportivi, rischiamo di vanificare il lavoro e di non partecipare al torneo di promozione».

Sergio Secci

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative