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La Dinamo “europea” si affida all’urna

di Andrea Sini
La Dinamo “europea” si affida all’urna

Basket, oggi alle 14 in Svizzera il sorteggio dei gironi di Champions League: scongiurati i derby con Avellino e Venezia

11 luglio 2017
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SASSARI. La Svizzera come trampolino per l’Europa, la Champions League come palcoscenico per provare a dare corpo ad ambizioni che ormai superano i confini nazionali. Oggi alle 14 alla House of Basketball di Mies, a metà strada tra Ginevra e Nyon, è in programma il sorteggio dei gironi della seconda edizione della manifestazione continentale organizzata dalla Fiba.

Tre italiane al via. La formula del torneo è completamente nuova, con 24 squadre che accedono direttamente al tabellone principale, più altre 8 che usciranno dai ben tre turni preliminari, che partiranno il 19 settembre e che coinvolgeranno complessivamente 32 squadre. Oltre che dalla Dinamo, l’Italia sarà rappresentata anche dalla Sidigas Avellino e dall’Umana Reyer Venezia, fresca vincitrice dello scudetto tricolore, ma per la fase a gironi non c’è il rischio di vedere derby: in ciascun raggruppamento non potrà essere inserita più di una squadra per nazione. A partire dal terzo turno preliminare entrerà in ballo anche Capo d’Orlando, che per la prima volta nella sua storia affronta una manifestazione continentale, anche se – appunto – dovrà prima superare il Qualification Round. La Dinamo ormai è una veterana della manifestazioni continentali, alle quali è abbonata ormai da 6 anni: dal 2012-’13, con l’esordio in Eurocup, la conferma l’anno successivo, passando per le due stagioni in Eurolega (per poi transitare ancora in Eurocup dopo l’eliminazione dalla competizione maggiore), sino all’esordio in Champions dell’ultima stagione.

Dinamo alla finestra. «Non abbiamo preferenze di sorta», dice Stefano Sardara, appena rientrato dagli Usa, che oggi sarà presente in Svizzera nel quartier generale della Fiba. «In questi anni abbiamo sempre sottolineato quanto sia importante per noi prendere parte a una manifestazione continentale. L’anno scorso, con la Champions appena nata, ci siamo divertiti e siamo andati avanti sino ad arrivare tra le prime 8».

Siccome l’appetito vien mangiando, ora la squadra di coach Pasquini proverà a migliorarsi. Magari puntando alle Final four. «Migliorarci è sempre il nostro obiettivo – conferma Sardara –, la squadra che abbiamo costruito ha caratteristiche che vanno bene anche lel’Europa. Siamo felici di essere ancora una volta qui e aspetteremo con grande curiosità l’esito dell’urna.

Il blitz in Usa. Sardara e Pasquini, insieme al vicepresidente Gianmario Dettori, hanno trascorso la scorsa settimana in Florida, dove hanno assistito alle gare della Summer League di Orlando. «Quest’anno abbiamo deciso di cambiare – spiega Sardara – . Rispetto alla Summer league di Las Vegas, che è la più affollata e da un certo punto di vista più caotica, a Orlando abbiamo avuto la possibilità di guardare i match e di parlare con tranquillità con gli agenti».

Nessun colpo in canna, almeno nell’immediato, perché la presenza ai tornei estivi americani serve essenzialmente in prospettiva. «Proprio così, è capitato di prendere giocatori che magari avevamo visto alla Summer League di due o tre anni prima. Durante la stagione si fa un grande lavoro di scouting che è legato anche agli elementi che ci sono stati segnalati o che abbiamo visto negli Stati Uniti, oppure si va a vedere dal vivo qualche giocatore che sino a quel momento avevamo potuto valutare solo attraverso i video. Certo, poi può capitare la grande occasione o la grande scommessa, ma noi per esempio quest’anno siamo arrivati con il roster praticamente già pronto. Quindi questo tipo di lavoro ha un senso in un’ottica pluriennale. La Summer League resta una grande esperienza per creare contatti con un certo mondo e per costruire il futuro».

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