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Con Froome, Aru e Bardet sarà spettacolo sui Pirenei

Con Froome, Aru e Bardet sarà spettacolo sui Pirenei

Ieri la quinta vittoria in volata del tedesco Kittel, da oggi la strada torna in salita Il Cavaliere dei Quattro Mori può attaccare ma ha perso Dario Cataldo, ritirato

13 luglio 2017
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PAU. Dopo il poker, ecco la cinquina. Marcel Kittel si fermerà solo oggi e solo perché la strada ricomincerà a salire, altrimenti avrebbe continuato ad aggiudicarsi sprint su sprint, a mettere in fila rivali vecchi e nuovi. Cinque vittorie quest'anno, 14 in tutto al Tour de France (nessun tedesco come lui, dopo il sorpasso a Erik Zabel, fermo a 12), uno strapotere assoluto.

Ieri, sul traguardo di Pau, c'è stata meno Germania nell'ordine d'arrivo: il solo André Greipel, che si è piazzato al settimo posto, alle spalle del primo e unico italiano nella top ten, Davide Cimolai, che ha agganciato il sesto posto. Non male, tenuto conto che - nelle volate, al tour di quest'anno - si può puntare soltanto al secondo posto. Kittel ieri ha regolato l'olandese Dylan Groenewegen, quindi il norvegese Edvald Boasson Hagen,solo quarto l'australiano Matthew Matthews, davanti all'inglese Daniel Mclay.

Nessun problema per Chris Froome, che ha portato ai piedi dei Pirenei la maglia gialla che, da oggi, sarà costretto a difendere. Il keniano bianco dovrà fare attenzione ai possibili attacchi di Aru, Fuglsang (ieri infortunato a un polso) e Bardet, alla voglia di rivalsa di Quintana, sempre più nell'ombra, ma pronto a dire la sua, alla disperazione di Contador, che ieri è pure caduto, ma che vorrebbe lasciare l'impronta del campione, magari mettendo le mani su una tappa importante.

Anche ieri cadute in quantità, non senza vittime discretamente eccellenti. Anche l'Astana, dopo essersi salvata in precedenza, ha registrato una perdita: quella di Dario Cataldo, costretto a lasciare la corsa. Una grave defezione per il sardo Aru, che dovrà andare all'attacco, se vuole puntare concretamente alla maglia gialla, e guadagnare almeno un paio di minuti che lo metterebbero verosimilmente al riparo dalle insidie della cronometro dell'ultimo giorno e nella quale, rispetto a lui, Froome va più forte. Oggi ci sarà spazio per gli attacchi, per le fughe, per la speranza degli uomini di classifica, ma non per Kittel: il tedesco deve 'accontentarsi’ della cinquina.

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