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La Francia lo snobba? Lui non ci pensa

La Francia lo snobba? Lui non ci pensa

La stampa transalpina trascura il villacidrese: «Ma io non guardo a queste cose»

15 luglio 2017
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SASSARI. Cinque luglio, quinta tappa del Tour de France 2017. Fabio Aru si inventa un capolavoro sulla salita della Planche des belles filles e con uno scatto pazzesco centra in un solo colpo vittoria di tappa e maglia a pois, quella di miglior scalatore della corsa. Sull’Équipe, il principale quotidiano sportivo oltre che organizzatore del Tour, l’impresa viene relegata nei servizi all’interno mentre in prima pagina sfonda il sorriso di Chris Froome, che lo stesso giorno del successo di Aru si è preso la maglia gialla.

Passano pochi giorni, e nel mentre ci sono le insinuazioni del quotidiano LeMonde sul Cavaliere dei Quattro Mori, colpito attraverso chi gli sta vicino, nonostante sia sempre rimaasto estraneo al doping.

Siamo al tredici luglio, appena avantieri. Alla Pau-Payragudes, Fabio Aru rovescia il tavolo della corsa, è il primo e unico ad attaccare Froome sull’ultimo terribile strappo, e gli sfila la maglia gialla di dosso. Ma l’Équipe anche stavolta snobba lo scalatore di Villacidro preferendogli il braccio levato di Romain Bardet, che proprio sfruttando il coraggioso attacco del campione d’Italia si era appropriato della vittoria di tappa.

E adesso chissà, fra sciovinismo andante e una tappa vinta da un altro francese nel giorno della festa nazionale transalpina, quella della presa della Bastiglia.

«Ma io non guardo a queste cose – ha risposto ieri mattina Fabio Aru prima della partenza della tappa, interrogato a proposito –. Sinceramente penso solo a far bene e a restare concentrato».

E quanto sia sereno e concentrato lo ha dimostrato anche ieri in corsa, gestendo la tappa più difficile nel migliore dei modi., Le prime pagine ce le ha in Italia, e in Francia gli applausi non gli mancano. Anche sotto questo aspetto, Fabio Aru ha dato una risposta da campione.

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