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Vettel tradito dalle gomme ora Hamilton è a un punto

Vettel tradito dalle gomme ora Hamilton è a un punto

Gp di Silverstone, vince l’inglese. La “rossa” di Seb nel finale scivola al 7° posto  «Non so cosa sia accaduto, ma la colpa non è certo stata dei detriti in pista»  

17 luglio 2017
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SILVERSTONE. L'assolo delle Mercedes a Silverstone riapre un Mondiale che probabilmente non era mai stato chiuso. Sullo storico circuito britannico ha vinto Lewis Hamilton (quinto successo casalingo in carriera, come già era riuscito in passato anche a Jim Clark e Alain Prost, quarto consecutivo), scattato dalla pole position e poi uscito dalle inquadrature per manifesta superiorità.

Sul podio anche Valtteri Bottas con la seconda vettura d'argento, nonostante la partenza dalla nona casella in griglia, causa la sostituzione del cambio. Terzo posto per Kimi Raikkonen ed è l'unico sorriso per la Ferrari a Silverstone in una corsa dal finale beffardo, che ha relegato Sebastian Vettel al settimo posto.

Il vantaggio del tedesco della “rossa” su Hamilton in una sola gara è crollato dunque da +20 punti a +1 (177 a 176, con Bottas terzo incomodo a 154). La debacle è piombata sulle rosse di Maranello a pochi chilometri dal traguardo. Ed entrambi i piloti hanno pagato il cedimento della soft anteriore sinistra, l'appoggio più sfruttato a

Silverstone, afflitta da un evidente blistering che li ha costretti al box. Prima Raikkonen, al 49/o dei 51 giri di gara. 'Ice man' ha però avuto il tempo per rientrare e perdere solo una posizione. A favore di Bottas, bravo a risalire la corrente dopo essere partito con le soft, sostituite solo alla 33/a tornata. Al 50/o è toccato a Vettel, in quel momento quarto, prendere la via laterale per rientrare settimo.

«No, non è stata colpa dei detriti in pista, non so che problema abbiano avuto le gomme». Faccia scura e pochissima voglia di parlare per Vettel. Sul pneumatico di Raikkonen si sarebbe improvvisamente staccato il battistrada dalla carcassa, mentre quello di Vettel è stato vittima di una foratura. «È stata una gara difficile fin dall'inizio - ha proseguito il pilota tedesco - I freni hanno cominciato a bruciare mentre ero sulla griglia e questo ha pregiudicato la partenza. Poi sono rimasto tanti giri dietro Verstappen. L'ho passato solo grazie al pit stop. Il suo comportamento in pista? Non sono io a dover giudicare».

Effettivamente l'olandese è ricorso ad ogni mezzo per non dare spazio al ferrarista, che l'ha superato al 13/o giro, ma appena per poche centinaia di metri. E ne ha avuto ragione solo grazie alla prima sosta.

La Red Bull può gioire non solo per Verstappen quarto, ma anche per la bella gara di Daniel Ricciardo, 19/o in griglia e quinto sotto la bandiera a scacchi. Intanto davanti proseguiva la cavalcata solitaria di Hamilton, che ha fatto il vuoto alle proprie spalle senza mostrare mai un attimo di cedimento e ottenendo anche il giro veloce.

Sul podio è salito raggiante, premiato dall'attore Owen Wilson. Non prima di essersi consegnato selfie e corpo ai fan in delirio, per un rigenerante bagno di folla. Assente - tra le polemiche - alla parata delle monoposto per le vie di Londra giovedì, Hamilton nel fine settimana è tornato al volante più forte e determinato che mai: «Il mondiale? Il mio piano è quello – dice senza nascondersi – . La strada però è molto lunga. Oggi voglio solo ringraziare tutta la squadra per l'incredibile lavoro svolto».

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