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Tour, Fabio Aru pronto per le due decisive giornate di fuoco

Fabio Aru in azione al Tour de France
Fabio Aru in azione al Tour de France

Dopo la tappa interlocutoria vinta da Matthews le insidie delle Alpi e del Galibier

18 luglio 2017
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ROMANS SUR ISERE. In attesa dell'Alpi e del Galibier, che arriveranno domani, il Tour de France ha affrontato la sua 16/a tappa (Le Puy en velay-Romans sur Isère di 165 chilometri)), arrivata dopo un giorno di riposo servito a molti per ricaricare le pile. Una tappa combattuta, nonostante il percorso sulla carta riservasse poche insidie e Aru ha fatto ancora una volta benissimo, resistento sulla scia della maglia gialla. Da domani, 19 luglio, si fa sul serio.

All'inizio il gruppo, su iniziativa della Sunweb, aiutata anche dalla Bmc, ha lavorato per tagliare fuori Kittel, mostratosi in difficoltà fin dalla parte iniziale del percorso, poi a farla protagonista nel finale è stato il vento, che ha provocato lo spezzettamento del plotone per una serie di 'ventagli'ì provocati dal soffio di Eolo. Tutto ciò è stato pagato a caro prezzo da alcuni uomini di spicco, come Daniel Martin, arrivato a 50« dal vincitore di giornata Michael Matthews, e Alberto Contador, staccato di 1'30».

L'australiano di Canberra ha preceduto il norvegese Edvald Boasson Hagen, che in un primo momento credeva di aver vinto, e il tedesco John Degenkolb, particolarmente nervoso dopo aver tagliato il traguardo: sostenendo di essere ostacolato dall'australiano durante lo sprint, è andato a prenderlo per il collo, poi però si è dato una calmata e ha accettato il risultato, visto che non ci sono stati rilievi da parte della giuria: per Matthews è stato il secondo successo in questa edizione della Grande Boucle.

Nessun problema per Froome, che ha conservato la maglia gialla arrivando nel gruppo dei primi, in cui c'era anche Fabio Aru, che ha tenuto botta. Ma un brivido lo ha provocato anche Daniele Bennati, che a due chilometri dal traguardo ha provato il colpaccio guadagnando una trentina di metri sul gruppo prima di venire ripreso a poche centinaia di metri dal traguardo.

Domani il Tour arriverà sulle Alpi, con la 17/a frazione, di 183 km., da La Mure a Serre-Chevalier che prevede la scalata di quattro gran premi della montagna, fra i quali il temuto Galibier,'culmine della giornata piazzato a 28 chilometri dal traguardo.  «Non bisogna mai sottovalutare le tappe che arrivano dopo il giorno di riposo - spiega dopo l'arrivo Fabio Aru -. Oggi hanno fatto un bel lavoro i miei compagni, e io mi sono tenuto dentro tutto il giorno. Poi, a 20 chilometri dalla conclusione, ero dentro il ventaglio e ci sono rimasto. Da domani comincia il bello? Non so se saranno tappe spettacolari, io ci spero. Comunque vedremo...»

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