La Nuova Sardegna

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«Non mi arrendo, la corsa finisce domenica»

Il Cavaliere dei Quattro Mori: «Ora devo recuperare le forze per poter riuscire a rientrare in gioco»

20 luglio 2017
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BRIANCON. La grinta non la perderà mai, la voglia di divertire i suoi tifosi neanche. Ma oggi Fabio Aru dovrà avere anche la gamba, per tentare la sortita sull’ultima salita del Tour. Dove anche ieri, più del solito, si sono notate le bandiere italiane, quelle dei Quattro Mori e sempre più scritte inneggianti al campione d’Italia, che è stato raggiunto dai familiari e dai suoi tifosi più vicini, in particolare quelli dei club di Villacidro, Olbia e Pattada.

Il Cavaliere dei Quattro Mori al termine della tappa nella quale ha perso il secondo posto scivolando in quarta posizione riesce comunque a sorridere davanti ai microfoni dei giornalisti, poi guarda lontano mentre svolge il lavoro defaticante sui rulli: «Questo è il Tour, giornate come queste possono capitare. Può darsi che non sia stata la mia migliore giornata in Francia ma oggi è andata così. Ho dato tutto – spiega Fabio Aru –, negli ultimi metri ho cercato di ridurre il distacco e alla fine non è che abbia perso poi molto. In ogni caso non facciamone un dramma. La cosa finisce a Parigi. Domani c’è un’altra tappa veramente difficile con un arrivo in salita, io prima di tutto devo pensare a recuperare al meglio le forze per rientrare in gioco domani. Oggi ho perso terreno, ma il Tour finisce domenica».

Battagliero, e per niente arrendevole il campione d’Italia: «La giornata è stata quello che era, bisogna accettare anche giornate così, il ciclismo è questo – ha continuato –. Ci sono giornate nelle quali si perde qualcosa, ceertamente non posso essere contento. Cosa mi è capitato? Semplicemente quando mi hanno attaccato sull’ultimo tratto del Galibier mi sono trovato senza le energie necessarie per poter rispondere. E’ così».

Non ha perso tanto, alla fin fine. Si può ancora recuperare terreno, gli viene fatto notare. C’è ancora da scalare l’Izoard, una salita che il grimpeur di Villacidro ha fatto tante volte in allenamento. O la va o la spacca: «Quella di ieri è stata una giornata dura, è stata dura oggi e domani lo sarà altrettanto: ho perso terreno dai miei avversari diretti e non fa mai piacere quando si perde, ma questo è il ciclismo», ha concluso Fabio Aru.



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