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i grandi sprinter 

Da Siddi a Floris, quando soffia il maestrale

SASSARI. Sprint e Sardegna, un amore ritrovato. Filippo Tortu, sangue gallurese nelle vene, rinverdisce le gesta di atleti isolani, pochi ma buoni, che hanno occupato i vertici della velocità in...

25 luglio 2017
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SASSARI. Sprint e Sardegna, un amore ritrovato. Filippo Tortu, sangue gallurese nelle vene, rinverdisce le gesta di atleti isolani, pochi ma buoni, che hanno occupato i vertici della velocità in Italia. Il primo grande campione è stato il sassarese Tonino Siddi negli anni 40 e 50. Campione straordinario, eclettico, che addirittura riuscì a essere fra i primi dieci in Italia in sette specialità diverse. E, unico italiano nella storia, a correre in un’Olimpiade nella stessa giornata nella 4x100 e nella 4x400. Successe a Londra 1948. E lui, ultimo frazionista della staffetta veloce, porta gli azzurri alla medaglia di bronzo. Nella sua bacheca finiranno anche l’argento europeo della 4x100 e sei titoli italiani.

Occorrerà aspettare oltre 40 anni per ritrovare i sardi di nuovo ai vertici della velocità. Grazie a una generazione di fenomeni, quella composta dal cagliaritano Sandro Floris, dall’oristanese Giorgio Marras e dal sassarese Gianni Puggioni. Floris, campione europeo indoor nel 1990, vincerà anche il bronzo nella 4x100 agli europei all’aperto di Helsinki del 1994 con Marras, e il bronzo ai mondiali di Goteborg del 1995 con Gianni Puggioni. Floris ha vinto poi un titolo italiano sui 100 e uno sui 200, Marras 3 sui 200, Puggioni 2 sui 100 e due sui 200. Lo stesso Gianni Puggioni compare ancora fra i primi 10 in Italia nella graduatoria all time dei 200: il suo 20”44 di 20 anni fa è ancora un gran tempo. (en.g.)



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