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Pellegrini nella leggenda la Regina è ancora lei

Pellegrini nella leggenda la Regina è ancora lei

Nuoto, ai mondiali di Budapest straordinaria rimonta nei 200 stile libero Azzurri protagonisti: negli 800 sl, oro per Dotti, Paltrinieri conquista il bronzo

27 luglio 2017
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BUDAPEST. Ci sono storie che possono essere scritte mille volte, ma per un finale così serviva solo un capolavoro. Federica Pellegrini nella leggenda adesso è entrata davvero, lo ha fatto schiaffeggiando l’acqua di Budapest come solo i grandissimi possono: a 29 anni esce dalla piscina ungherese con un oro mondiale che va oltre e stordisce anche lei. Per la terza volta è regina iridata di quei 200 stile di cui resta anche la primatista mondiale.

Ma per l’Italia del nuoto la giornata è di quelle da ricordare: Gabriele Detti vince l’oro negli 800 stile libero, Gregorio Paltrinieri si piazza terzo e vince la medaglia d’argento. Detti ha conquistato il gradino più alto del podio con il tempo di 7'40”77 precedendo il polacco Wojciech Wojdak (7'41”73) e l'altro azzurro Gregorio Paltrinieri (7’42”44).

Pellegrini vince una gara in cui voleva il podio ma certo non pensava di battere la locomotiva Katie Ledecky. E invece l'americana campionessa olimpica finisce battuta, sotto i mulinelli dell'acqua sollevata dall'azzurra protagonista di una rimonta stellare nell'ultima vasca. Braccia e cuore oltre ogni limite, e quando l'1'54”73 la riporta ancora una volta sul tetto del mondo la gioia è senza fine. La Ledecky è dietro, lei abituata a dare mezza vasca a tutte, deve accontentarsi dell'argento e pure condiviso in 1'55”18 con l'australiana Emma Mckeon.

Un'impresa, l'ennesimo 'up' di una carriera che non ha mai smesso di emozionare. E anche nel giorno che la consacra «la più grande di sempre» per usare le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, l'annuncio-choc è di nuovo dietro l'angolo. «Ora sono in pace con me stessa, questo è il mio ultimo 200 stile» dice nella girandola di emozioni del dopo gara. Che passa sul podio, con l'inno cantato e accompagnato col pubblico al battito delle mani. E poi i sorrisi, l'abbraccio con Malagò che la premia e l'abbraccia, cambiando last minute il protocollo. «Sto provando emozioni fortissime – insiste Super Fede –. Non avrei mai immaginato di ricantare l'inno ad un mondiale. Mi era capitato quest'inverno al campionato iridato in vasca corta, quando credevo di non riuscire più a vincere la medaglia d'oro e invece ce l'ho fatta. È ricapitato qui, nella gara del mio cuore, a 29 anni e davanti ad un pubblico straordinario. Adesso che ho raggiunto il mio obiettivo voglio chiudere qui con i 200. Cambio percorso». Non è un addio al nuoto, la Fede nazionale ha più volte detto di voler prolungare la sua carriera fino a Tokyo 2020, ma si concentrerà su distanze più brevi.

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