Levi Randolph sulle orme di Floyd Allen
La Dinamo assegna i numeri di maglia: capitan Jack Devecchi indosserà la 8 per la dodicesima stagione consecutiva
28 luglio 2017
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SASSARI. Dydhawn Pierre si ispira a Kevin Garnett, William Hatcher è cresciuto nel mito di “Penny” Hardaway. Achille Polonara guarda ancora più in alto, ai miti Larry Bird e Scottie Pippen, per non parlare di Jonathan Tavernari, che avendo visto Michael Jordan in tv a fine carriera è rimasto legato al suo numero “di riserva”.
La Dinamo ha ufficializzato i numeri di maglia per la stagione 2017-’18, rivelando alcune curiosità legate alla scelta dei giocatori. La prima cosa che salta agli occhi è il fatto che nella numerazione classica, quella che andava dal 5 al 19, c’è una vera e propria voragine: il centro croato Darko Planinic indosserà la 6, capitan Jack Devecchi resterà fedele al suo amato numero 8, ma per il resto, tutte le caselle sono rimaste vuote. Si parte dallo 0 di Marco Spissu, che si porta dietro lo stesso numero utilizzato nelle ultime stagioni, dopo avere rinunciato al “suo” 10. Il 4 sarà sulla schiena di Scott Bamforth: «Era il numero che usava sempre mio padre – spiega il giocatore americano, rimasto orfano all’età di 12 anni – usarlo è un modo per ricordarlo e portarlo sempre con me». Levi Randolph ha scelto il 20, che usa sin dai tempi della scuola, e che a Sassari è stato “inaugurato” nel 1989-’90 da un mostro sacro come Floyd Allen. Per Dyshawn Pierre c’è il 21, quello del suo idolo Kevin Garnett; Shawn Jones avrebbe voluto il 12, ma la Dinamo l’ha ritirato in onore di Emanuele Rotondo e Travis Diener (a proposito, Td lo riprenderà a Cremona?), e ha quindi ripiegato sul 22. Confermatissimo anche il 24 di Rok Stipcevic, alla terza stagione a Sassari, William Hatcher indosserà la 25 in onore dell’ex stella degli Orlando Magig, Penny Hardaway, che la utilizzava al college. Achille Polonara avrà il 33 di Bird e Pippen, Tavernari vestirà la #45, la maglia che Jordan scelse quando tornò al basket giocato dopo il primo ritiro. Mancano all’appello gli “under” che andranno a referto a rotazione per completare il roster: è possibile, come spesso accade, che per Gallizzi (o Pompianu) ci sia una maglia senza numero. (a.si.)
La Dinamo ha ufficializzato i numeri di maglia per la stagione 2017-’18, rivelando alcune curiosità legate alla scelta dei giocatori. La prima cosa che salta agli occhi è il fatto che nella numerazione classica, quella che andava dal 5 al 19, c’è una vera e propria voragine: il centro croato Darko Planinic indosserà la 6, capitan Jack Devecchi resterà fedele al suo amato numero 8, ma per il resto, tutte le caselle sono rimaste vuote. Si parte dallo 0 di Marco Spissu, che si porta dietro lo stesso numero utilizzato nelle ultime stagioni, dopo avere rinunciato al “suo” 10. Il 4 sarà sulla schiena di Scott Bamforth: «Era il numero che usava sempre mio padre – spiega il giocatore americano, rimasto orfano all’età di 12 anni – usarlo è un modo per ricordarlo e portarlo sempre con me». Levi Randolph ha scelto il 20, che usa sin dai tempi della scuola, e che a Sassari è stato “inaugurato” nel 1989-’90 da un mostro sacro come Floyd Allen. Per Dyshawn Pierre c’è il 21, quello del suo idolo Kevin Garnett; Shawn Jones avrebbe voluto il 12, ma la Dinamo l’ha ritirato in onore di Emanuele Rotondo e Travis Diener (a proposito, Td lo riprenderà a Cremona?), e ha quindi ripiegato sul 22. Confermatissimo anche il 24 di Rok Stipcevic, alla terza stagione a Sassari, William Hatcher indosserà la 25 in onore dell’ex stella degli Orlando Magig, Penny Hardaway, che la utilizzava al college. Achille Polonara avrà il 33 di Bird e Pippen, Tavernari vestirà la #45, la maglia che Jordan scelse quando tornò al basket giocato dopo il primo ritiro. Mancano all’appello gli “under” che andranno a referto a rotazione per completare il roster: è possibile, come spesso accade, che per Gallizzi (o Pompianu) ci sia una maglia senza numero. (a.si.)
