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Festa sugli spalti ad Aritzo ma il Cagliari non sorride

di Roberto Muretto
Festa sugli spalti ad Aritzo ma il Cagliari non sorride

L’Olbia vince con merito l’amichevole davanti a 2000 tifosi entusiasti

30 luglio 2017
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INVIATO AD ARITZO. Bernardo Mereu esce dal campo con un sorriso, Rastelli fa altrettanto ma non può essere contento. L'Olbia vince grazie a un gol di Ragatzu nel secondo tempo l'amichevole col Cagliari e i tifosi (circa duemila ieri sulle tribune dello Stadio del Vento di Aritzo) se ne vanno con un po' di amaro in bocca.

Sarà pure calcio d'estate, da prendere per quello che vale, ma i segnali che ieri i rossoblù hanno mandato al loro allenatore sono preoccupanti. Poche idee, gambe imballate, difficoltà nella costruzione del gioco, ingigantite da un'Olbia schierata benissimo in campo che ha fatto un pressing forsennato per tutta la partita, mostrando di essere molto più avanti nel lavoro di quanto il mister pensava. La sconfitta è indolore anche se perdere non piace a nessuno, tantomeno contro un avversario di due categorie inferiori. E' vero che l'obiettivo era quello di mettere altra benzina nelle gambe, ma materiale per riflettere il mister e il direttore sportivo Giovanni Rossi ne hanno tantissimo.

Idee confuse. Il pressing dell'Olbia inaridisce le fonti del gioco del Cagliari. I bianchi fanno un figurone nel primo tempo, con il rombo a centrocampo e continue sovrapposizioni sulle corsie. Fasce che invece i rossoblù (schierati con la formazione titolare e col modulo 4-3-1-2) sfruttano raramente. E se qualche volta Padoin si propone per ricevere palla ma non viene servito, Miangue non lo fa mai, dimostrando troppa timidezza e anche qualche sbavatura nella fase di copertura. Per sua fortuna c'è un Pisacane già in forma campionato a metterci una pezza. Cigarini gioca a singhiozzo e non sempre è nel vivo dell'azione. Insomma, poche idee e gambe pesanti. Tra i galluresi impressiona positivamente il giovanissimo Biancu: testa alta, palle giocate di prima intenzione, pressing costante sui "cervelli" rossoblù che fanno una gran fatica nella fase di impostazione.

La ripresa. Rastelli tiene in campo tutti i titolari e spera in un cambio di marcia che non arriva. Qualche buona occasione arriva con Sau ma è l'Olbia ad avere le occasioni più ghiotte e Rafael è chiamato più volte a metterci una pezza. Il gol che decide l'amichevole lo mette a segno a metà tempo l'ex Ragatzu: servito perfettamente da Murgia in area, ha il tempo di stoppare la palla e di piazzarla. Nel frattempo l'Olbia fa tanti cambi, mentre Rastelli sostituisce Sau con Giannetti, Pisacane con Salamon e Dessena con Han. La reazione non c'è se non un tiro dalla distanza di Salamon che Bizzi vola per deviare in angolo.

Riflessioni. Rastelli sul mercato non dice una sola parola ma è evidente che a questa squadra serve qualcosa sulle corsie. Soprattutto in difesa bisogna trovare delle soluzioni alternative che non possono essere adattamenti. Naturalmente senza bocciare nessuno a questo punto della stagione, considerato che gli esami importanti devono ancora arrivare. Rossi e Giulini sono attenti osservatori, sanno che il Cagliari ha sì margini di crescita ma anche bisogno di rinforzarsi in certi reparti. La stagione incombe. Le amichevoli con Crotone e Fenerbahce daranno nuove risposte. L'importante è che in campo vada un Cagliari diverso da quello visto ieri, altrimenti saranno guai.

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