La Nuova Sardegna

USINI. L’Usinese ha una storia e una tradizione calcistica che dura nel tempo. Il sodalizio rossoblù quest’anno si appresta ad affrontare il 30° anno consecutivo nel campionato di Promozione, un traguardo che solo poche squadre sono riuscita a raggiungere. E non sarebbe male se si iniziasse a pensare in grande. Il tanto desiderato salto di categoria tarda ad arrivare, ogni anno si parte con buoni presupposti, ma poi si finisce per abbandonare il sogno. Non è azzardato ammettere che una società come l’Usinese merita di stare in Eccellenza. «I nostri obiettivi sono quelli di disputare un campionato che ci permetta di stare almeno tra le prime quattro – ha detto il presidente onorario Tonino Derosas –, non partiamo con ambizioni particolari, non vogliamo illudere nessuno però se durante il cammino ci accorgiamo d’essere all’altezza per correre per il primato non ci tireremo indietro».

La squadra che avere allestito è ben assortita, con giocatori di esperienza e tanti giovani promettenti: «La squadra è senza dubbio più forte rispetto a quella dello scorso anno. Abbiamo rinforzato l’organico di comune accordo con mister Fabio Levacovich – ha sottolineato Derosas –. La vedo più equilibrata, ogni scelta è stata ponderata attentamente dando ad ogni reparto il giusto peso. Abbiamo a disposizione giocatori del calibro di Pintus, Bonetto, Occulto e Saba reduci dalla vittoria del campionato col Sorso, giocatori che conoscono bene la categoria e che hanno alle spalle due spareggi play-off e poi in arrivo dall’Eccellenza abbiamo Auzzas e Fois lo scorso anno col Valledoria. Insomma i presupposti per fare bene ci sono, ma non dimentichiamo che la concorrenza è tanta con squadre come l’Ossese, il Bosa, l’Ovodda e la Dorgalese che si sono mosse molto bene».

Franco Cuccuru