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Cagliari, scatta l’operazione-Juventus

di Mario Frongia
Marco Borriello, 16 reti nel 2016-2017 col Cagliari
Marco Borriello, 16 reti nel 2016-2017 col Cagliari

Ferragosto al lavoro per i rossoblù che sabato fanno l’esordio in campionato sul campo dei campioni d’Italia

15 agosto 2017
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CAGLIARI. Operazione Juve-Cagliari in allestimento. Ad Asseminello il count down è partito per tempo. Prima, di fronte alla televisione con penna e taccuino, la finalissima della Supercoppa italiana persa dai campioni d'Italia nei minuti di recupero contro la Lazio. Poi, la rilettura e le riflessioni.

Rastelli e lo staff tecnico sminuzzano i dettagli degli Allegri boys. L'ovvio "dobbiamo incontrarle tutte, meglio adesso che dopo" è in archivio. Il match con il quale sabato allo Juventus Stadium si apre la stagione 2017-2018 della serie A scomoda valutazioni e analisi ad ampio respiro. C'è da metabolizzare quel che si è visto di buono nelle ultime amichevoli disputate a Crotone, contro il Fenerbahçe e nel passaggio al quarto turno - prezioso più di quanto non sembri - di Coppa Italia a spese del Palermo, sabato scorso a torino ma sul prato dell’Olimpico.

Va allestito un undici camaleontico che sappia graffiare con un pressing snervante e abbia fosforo in abbondanza per colpire appena dovesse presentarsi un'opportunità. In più, occorre avere moderazione nel caricare di aspettative la gara: l'undicesima della scorsa stagione contro chi ha vinto sei scudetti di fila e punta alla Champions, dopo una finale mai digerita, rilancia considerazioni scontate.

Marchisio e soci sono obbligati a vincere: di fronte al proprio pubblico, al debutto in campionato, inferociti dalla sconfitta in Supercoppa. Ma il Cagliari non sarà vittima sacrificale. Su questo tema Rastelli, ha pochi dubbi.

Tattica e cuore. La squadra rossoblù lavora fondamentalmente su due assetti declinabili a partita in corso. Con i quattro dietro e i tre in mezzo, si gioca col trequartista e le due punte. Oppure, il già visto "albero di Natale" con due rifinitori senza obblighi di zona e una sola punta. Con questo assetto il bomber dello scorso campionato Marco Borriello ha lasciato intendere di trovarsi al top. Ma proprio nella splendida stagione appena trascorsa dal centravanti di San Giovanni a Teduccio (16 reti in A, 4 in Tim Cup), le due punte sono quelle che, specie in casa, hanno fruttato più punti.

Il discorso è work in progress. Con un pacchetto che, oltre a Borriello, comprende Sau, Farias, Cossu - ma anche Cop, Giannetti e, appena pronto, Melchiorri -, l'allenatore del Cagliari ha la possibilità di variare gli interpreti con uno spartito adattabile alle caratteristiche degli avversari.

Meno complicata invece la crescita di mediana e difesa. I dubbi riguardanti gli esterni "bassi", rimangono. Ma qui, oltre al tempo sovrano, sarà il campo a indirizzare il direttore sportivo Rossi e il presidente Giulini.

Aria tesa. «Vi meritate molto di più», il sunto delle scuse alla tifoseria di Gonzalo Higuain. Sul disastroso De Sciglio, il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri ha chiosato: «Doveva uscire». Ma i pluriscudettati hanno mostrato anche altre star al di sotto delle normali performance. Da Pjanic a Khedira, pagelle infelici. Il tutto può e deve tradursi in insidie o opportunità per Joao Pedro e soci? Le une e le altre. Con i campioni non si scherza mai. Per fisicità, personalità, meccanismi, mestere, tecnica: Dybala contro la Lazio, quando si è ricordato di essere Dybala, ha rimesso in sesto la gara. Non è bastato. Ma il Cagliari è chiamato a smorzare sul nascere talenti sontuosi, specie l'argentino, e pedine esperte fin dal via. Buffon va messo in crisi.

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