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Nibali e Aru danno spettacolo

Nibali e Aru danno spettacolo

Alla Vuelta i big si scatenano sulla prima montagna. Froome in rosso, tappa allo Squalo e Aru risale

22 agosto 2017
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ANDORRA. La Vuelta comincia a prendere quota e Vincenzo Nibali azzanna la corsa, mentre Fabio Aru resta con i big e risale di prepotenza la classifica generale. Ad Andorra, sul traguardo della terza tappa, dopo le prime dure salite, dopo 158,5 chilometri lo Squalo di Messina ha vinto in volata con uno scatto bruciante quando mancavano 400 metri, con la destra sul casco a mimare la pinna.

«Ho sofferto un pò per il ritmo imposto da Sky. Non so come ho fatto a recuperare le posizioni per poi fare lo sprint. Ma ce l'ho fatta e ho vinto. Non credevo di riuscirci già al terzo giorno».

Tutti colti di sorpresa, compreso Froome, terzo dietro lo spagnolo De La Cruz. Sesto si è piazzato Fabio Aru. Grazie agli abbuoni il britannico ha sfilato la maglia rossa al belga Lampaert. «Non mi aspettavo di essere leader oggi - ha detto Froome - È un risultato che ha richiesto tanto lavoro da parte dei miei compagni, fantastici. L'hanno reso possibile azioni come quella di Gianni Moscon». In classifica generale precede De La Cruz, Roche e Van Garderen di 2”, Nibali di 10», Estaban Chaves di 11” e Aru di 38”. Nono, a 43”, Domenico Pozzovivo. È crollato Alberto Contador, a 2’30”.

La tappa è stata movimentata dalla fuga iniziale di otto corridori: il bergamasco Villella (Cannondale), De Gendt (Lotto Soudal), Turgis (Cofidis), Ferrari (Caja Rural), Niemiec (UAE) e i due Ag2r, Domont e Geniez. Il gruppetto ha accumulato un vantaggio massimo intorno ai 4 minuti, che ha cominciato a ridursi affrontando il Col de la Perche. Villella e Geniez sono stati gli ultimi a essere ripresi. Sky ha guidato la caccia ai fuggitivi, permettendo a Froome di prendere i tre secondi d'abbuono sul traguardo volante di Andorra la Vella. Negli ultimi 50 chilometri il Coll de la Rabassa è stato lo scenario di nuovi attacchi. . A questo punto Sky ha preso la guida del plotone imponendo un ritmo serrato. Sull'ultima salita ecco l'accelerazione di Moscon: il primo a farne le spese è stato Contador. Anche Bardet è parso in riserva, pur rimanendo attaccato, mentre non hanno perso terreno Nibali, Chaves e Aru. A un chilometro dalla vetta è partito Froome, l'unico a resistergli è stato Chaves. Poi Bardet e Aru hanno ripreso i due, e si sono mossi anche anche Pozzovivo e Nibali, che hanno raggiunto il quartetto sul rettilineo finale. tutti insieme finché Aru - a 400 metri dal traguardo - è partito tirando di fatto la volata a Nibali. Un accordo tra ex compagni? Intanto, Fabio Aru è concentratissimo «Dopo il Tour e la bronchite – ha detto –, non ho corso, e non so come risponderà il mio fisico in questi primi giorni. Così, prudenza. Ma piano piano, giorno per giorno...». Aru cresce, e guarda lontano. A cominciare da oggi, quarta tappa: traguardo a Tarragona dopo 198,2 chilometri. Frazione piatta, adatta agli sprinter.

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