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Cassano si offre, il Cagliari risponde no

di Roberto Muretto
Cassano si offre, il Cagliari risponde no

Nuovo tentativo del fantasista di Bari ma il presidente Tommaso Giulini non ha cambiato idea: per lui non c’è posto  

26 agosto 2017
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CAGLIARI. Cassano chiama il Cagliari non risponde. Il talento di Bari, ormai al tramonto di una carriera tra luci e ombre, dichiara (in un’intervista alla Gazzetta dello Sport) il suo amore per la Sardegna («ci vengo tutti gli anni in vacanza») e aspetta una chiamata dal presidente rossoblù Tommaso Giulini («con lui c’è simpatia reciproca»). Una chiamata che difficilmente arriverà perchè già un mese fa il fantasista si era proposto ma gli era stato fatto capire, elegantemente, che ad Asseminello non c’è posto per lui. E le cose non sono cambiate. La partenza di Borriello non ha spalancato la porta a Cassano, profilo di calciatore che alla squadra sarda (lavora per prendere una prima punta)in questo momento non serve. «Se non ricevo una chiamata dal Cagliari o dall’Entella entro settembre, mi ritiro e faccio il dirigente». Parole che Cassano ha già detto più volte in questi mesi, facendo poi regolarmente retromarcia.

Amicizia. Antonio Cassano è molto legato ad Agostino Tibaudi, preparatore atletico dei rossoblù. Suo “personal trainer” da tanti anni: «Lui sa come allenarmi». Un’amicizia consolidata nel tempo sulla quale, forse, vuole fare leva per convincere Giulini a dargli una possibilità. Il talento di Bari non è un calciatore finito ma dopo quanto è accaduto a Verona («lascio, no resto, anzi vado via») è chiaro che portarlo in uno spogliatoio unito e ormai consolidato, è come metterci dentro una bomba ad orologeria che rischia di esplodere in qualsiasi momento.

Vacanze. Nel giugno scorso Cassano ha fatto insieme ad Insigne le vacanze al Forte Village. In quella occasione ha avuto modo di conoscere il presidente del Cagliari (presente nel complesso di Santa Margherita di Pula in occasione del Woorkshop del Cagliari) col quale hanno giocato da avversari qualche partita di calcio a cinque . L’ex doriano ne ha approfittato e più volte avrebbe proposto la propria candidatura per vestire la maglia rossoblù. Giulini gli ha sorriso, ha preso atto ma poi ha tirato dritto per la sua strada, consapevole che Fantantonio non è quello che serve al Cagliari. Concetto ribadito puiù volte anche dal tecnico Massimo Rastelli. Il patron, tra l’altro, ha espresso pubblicamente il suo pensiero e da allora non è cambiato nulla. Quando si tratta di mercato mai dire mai, però Antonio Cassano a Cagliari allo stato attuale delle cose è un sogno irrealizzabile.

Spazi chiusi. Se poi si fa un discorso strettamente tecnico, il Cagliari ha già tre giocatori (Joao Pedro, Farias e Cossu) che più o meno hanno le caratteristiche dell’ex giocatore della Sampdoria, che considerato il rendimento avuto nelle ultime stagioni, non sarebbe nemmeno un valore aggiunto ma probabilmente solo un problema in più per l’allenatore. Tra l’altro stiamo parlando di un calciatore ingombrante che non si accontenta di mettersi a disposizione ma pretende di giocare. Questo aspetto taglia la testa al toro.

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