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Dal mare a Nuoro evitando l’asfalto

Dal mare a Nuoro evitando l’asfalto

Singolare iniziativa di un gruppo di bikers sassaresi per festeggiare il Redentore

08 settembre 2017
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VALLEDORIA. Dalla spiaggia di San Pietro di Valledoria in mountain bike fino alla statua del Redentore, sul monte Ortobene di Nuoro, attraversando strade secondarie e sterrati di mezza Sardegna. Un insolito pellegrinaggio per un totale di 133 chilometri e un dislivello di 961 metri, con un tempo di percorrenza di circa otto ore e 46 minuti.

È stato come sciogliere un voto nei giorni scorsi per un gruppo di cicloamatori sassaresi che, nella giornata della festa più attesa a Nuoro hanno deciso di seguire un percorso ben studiato per raggiungere l’obiettivo in una singola giornata.

Partiti di buon mattino, Giovanni Canalis, Roberto Piga, Dino Tortu, Nicola Botti, Ivo Zucconi e Angelo Bonfà hanno prima fatto tappa a Perfugas, nel cuore dell’Anglona, e sostenuto una prima salita impegnativa verso il parco eolico di Sa Turrina Manna. Un primo check-in a Tula ha permesso di fare il punto per dirigere il manubrio verso il capoluogo del Logudoro, Ozieri, dove i sei avventurieri del pedale hanno accusato il primo problema tecnico che li ha costretti a una fermata per cambiare una camera d’aria.

Macinati in scioltezza i tornanti verso Nughedu per un secondo check-in, il gruppo ha affrontato una seconda salita impegnativa con passaggi fantastici nel bosco nei pressi della Caserma Fiorentini, dove è comparsa una provvidenziale fonte d’acqua potabile, fresca e abbondante. A metà giornata, il clima torrido ha accompagnato una discesa tecnica verso Benetutti. Il gruppo ha proseguito la pedalata passando per Prato Sardo e Nuoro dove sono arrivati al tramonto, stanchi ma felici.

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