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“Pattolino” decisivo: «Ci tenevo tantissimo a segnare subito»

di Enrico Gaviano
“Pattolino” decisivo: «Ci tenevo tantissimo a segnare subito»

Rete numero 33 in serie A per l’attaccante di Tonara Il livornese Pavoletti: spero che la mia città si risollevi

11 settembre 2017
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CAGLIARI. Un regista occulto deve aver disegnato la trama di questa partita. Sarà forse per questo che al 24’ del primo tempo Leo Pavoletti si è visto respingere da Cordaz un colpo di testa a botta sicura e che dieci minuti più tardi invece Sau, imbeccato da un geniale assist di Joao Pedro, ha segnato con un tocco di precisione aprendo la strada al successo. La prima alla “Sardegna Arena” doveva evidentemente essere decisa dal bomber di Tonara che ha impresso il marchio indelebile dei “quattro mori” sulla prima pagina della storia di questo stadio. Lui a fine gara è come al solito di poche parole. Marco non ha mai travolto i giornalisti con fiumi di parole. Conciso, va subito al sodo, un po’ come fa anche quando è in campo. «Ci tenevo a vincere – dice – per la classifica e perché eravamo alla prima qui nel nuovo stadio. E ci tenevo anche a segnare. Dunque è andata bene, è andata proprio come volevo».

Un gol fantastico per rapidità ed esecuzione: Jp 10 ispiratore e “Pattolino” esecutore materiale. Per Sau è il gol numero 33 in serie A che lo fa salire ulteriormente nella classifica dei marcatori rossoblù, graduatoria in cui lui risulta essere il sardo più prolifico con due gol in più di Gigi Piras, ieri in tribuna con altri miti del passato come Giuseppe Tomasini e Roberto Copparoni. Sau spiega il suo segreto. «Lavoro tanto in allenamento – dice –, lavoro duro per poter dare sempre il massimo».

Sulla partita ricorda che alla fine c’è stato un calo. «Normale che sia stato così – dice l’attaccante –, visto il momento della stagione. Abbiamo sofferto e stretto i denti, ma va bene così. Quello che conta e che abbiamo preso i tre punti».

C’è da parlare anche dell’intesa con Pavoletti, la punta che nello schema 4-3-1-2 disegnato da Rastelli ha sostituito Borriello. «Leonardo è uno che fa tanto per la squadra – dice ancora Sau –. Fa un lavoro sporco che rende più facile il compito agli altri. Direi che anche se qualche cosa è ancora da affinare, l’intesa c’è già, eccome».

Leonardo Pavoletti è lì vicino. Annuisce e a sua volta dice. «Sono soddisfatto per questa prima partita e per la vittoria. Era il nostro obiettivo. L’intesa c’è già, è vero, come è vero che migliorerà man mano che si andrà avanti».

C’è solo il rammarico per il gol sfiorato. «Sul cross di Padoin – ricorda l’ex attaccante del Genoa – ho deviato benissimo di testa. Stavo già esultando, invece Cordaz ha compiuto un autentico miracolo, ricacciandomi in gola l’urlo di gioia».

Un gol che avrebbe voluto dedicare ai suoi concittadini colpiti da una dolorosa alluvione la notte scorsa. Sì, perché Pavoletti è di Livorno e ci tiene moltissimo a parlare della sua città. «Avrei voluto far gol per dedicarlo ai livornesi. Certo, solo un piccolo segnale rispetto alla tragedia che stanno vivendo. Sono vicino a loro, comunque, e spero che la mia città possa risollevarsi presto».

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