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Perla di Sau e il Cagliari decolla

di Roberto Muretto
Perla di Sau e il Cagliari decolla

La vittoria sul Crotone inaugura la “Sardegna Arena” e completa una giornata di festa

11 settembre 2017
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INVIATO A CAGLIARI. La festa è completa. Dopo una giornata di celebrazioni per l'apertura dei cancelli della “Sardegna Arena”, ci voleva la vittoria del Cagliari per mettere la ciliegina sulla torta. Marco Sau non è voluto mancare all’appuntamento realizzando la rete che ha domato un Crotone scorbutico. Il bomber di Tonara ha segnato il primo gol nel nuovo stadio, rompendo il ghiaccio dopo due sconfitte mal digerite. La squadra di Rastelli comincia a mettere punti importanti nella cassaforte in chiave salvezza. Segnali incoraggianti il mister ne ha avuto, perchè si sono viste ottime giocate di prima e tanta disponibilità da parte dei singoli. Da correggere sicuramente le pause (i primi 20' della ripresa vanno rivisti) che con avversari di altro spessore possono diventare letali. E poi, cosa non da poco, la porta è rimasta inviolata. Forse l'aspetto che fa più piacere al "sergente di ferro" rossoblù che in queste settimane ha lavorato moltissimo sui meccanismi difensivi.

La prima del capitano. A Rastelli non piacciono le cose scontate. L'allenatore del Cagliari ha sempre una sorpresa dell'ultimo momento. Questa volta è l'esordio dal primo minuto di Dessena che prende il posto di Ionita. Esordio anche per l'ultimo acquisto Pavoletti, fa coppia con Marco Sau. I due attaccanti sono supportati da Joao Pedro in un modulo (4-3-1-2) che i rossoblù conoscono benissimo. Nessuna novità, invece, nell'undici mandato in campo da Nicola. Il solito 4-4-2 con i pericolosi Budimir e Trotta terminali offensivi.

Colpisce Sau. E' una partita molto tattica che il Cagliari comincia col piglio giusto. Il Crotone si preoccupa di chiudere tutte le linee di passaggio, non lascia pensare Cigarini, anche se questo libera Barella, sempre nel vivo del gioco. I rossoblù sfruttano la giornata sì di Padoin che spinge moltissimo, coperto da Dessena che si abbassa per prendersi cura di Stoian, giocatore che se trova varchi può fare male. Barella e Cigarini Cercano il terzino con continuità che a destra trova terreno fertile. Il gol è nell'aria. Prima lo sfiora Pavoletti (Cordaz si supera sul colpo di testa del numero 30 rossoblù), ma qualche minuto dopo Sau, lanciato da Joao Pedro sul filo del fuorigioco (giocata di fino quella del brasiliano), non fa sconti e sblocca una gara che col passare dei minugti si stava facendo complicata.

Sofferenza. Il Cagliari approccia male il secondo tempo e dà fiducia agli avversari che guadagnano metri. Il gioco si svolge prevalentemente nella metà campo dei rossoblù che rischiano un paio di volte di capitolare. Rastelli capisce che bisogna intervenire: dengto Ionita, fuori Dessena. Un cambio che non modifica l'assetto tattico. Nicola risponde togliendo lo spento Trotta e lanciando nella mischia Tumminello, giovane che i sardi hanno avuto a lungo nel mirino durante il mercato. In campo c'è equilibrio, i calabresi hanno il controllo del gioco, approfittano di un calo degli avversari che accusano la fatica e diventano imprecisi nelle giocate. Pavoletti combatte ma le energie sono poche.

Forze fresche. Fuori Joao Pedro (che poco prima sfiora il gol con un delizioso tirio a girare) dentro Faragò. Ionita fa il trequartista, l’ultimo entrato si piazza a destra. Sau è stremato, l'ultimo quarto d'ora lo lascia a Farias che contribuisce con le sue folate a tenere lontano il Crotone dalla porta di Cragno. I 5’ di recupero vengono vissuti dai tifosi in apnea. La paura che la festa venga rovinata è tanta. I tre fischi di Doveri sono una liberazione. Dopo due sconfitte il Cagliari si sblocca e cancella quell’odioso zero in classifica. Rastelli dopo i complimenti voleva i punti, è stato accontentato.

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