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Sassari e Nuoro nell’èlite della serie D

Sassari e Nuoro nell’èlite della serie D

Vittorio Tossi (ex ds di Torres e Nuorese) fa il punto sul campionato: «E’ un bel torneo, la Sardegna si farà sentire» 

12 settembre 2017
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SASSARI. Giornata con più ombre che luci per le squadre sarde di serie D. Il secondo turno ha portato bene solo al Sassari Latte Dolce che ha vendicato la sconfitta nell’esordio sul campo della Nuorese battendo il Monterosi (una delle favorite per la promozione) al termine di una gara ricca di gol e di emozioni. E’ andata meno bene alle altre con il pareggio a reti inviolate nel derby tra Tortolì e Nuorese e le sconfitte, senza attenuanti, di Lanusei, San Teodoro e Budoni. Il pallone sardo ha tutto il tempo per correre ai ripari ma la prima impressione, dopo 180 minuti di campionato, è che la serie D di quest’anno sia cresciuta di livello rispetto a quella conclusa nel maggio scorso.

La sensazione è condivisa da Vittorio Tossi, ex direttore sportivo di Torres e Nuorese e profondo conoscitore della categoria. Tossi domenica era al “Vanni Sanna” e ha portato bene al Sassari Latte Dolce.

Cinque gol e tante emozioni. Ha scelto la partita giusta.

«Sì, ho visto una bella gara tra due squadre che saranno protagoniste del campionato. Il Monterosi era già forte lo scorso anno e si è ulteriormente rinforzato, ma il Latte non è inferiore a nessuno. Domenica ho visto una squadra ben messa in campo che deve ancora registrare alcuni meccanismi ma che ha carattere e valori tecnici importanti».

Da direttore sportivo ci segnali qualche giocatore da tenere d’occhio.

«Per quello che ho visto l’altro ieri è facile. Mi sono piaciuti molto il portiere Pittalis (un ragazzo del 2000 molto interessante) e il baby Scanu, autore del gol della vittoria e protagonista di una grande gara. I “senatori” non hanno bisogno di segnalazioni. Penso a Bianchi, ex Torres e Nuorese, Masala e Virdis. Ma tutti hanno fatto la loro parte con grande carattere. Credo che il Sassari Latte Dolce dirà la sua sino alla fine».

Un’altra squadra che sembra bene attrezzata è la Nuorese.

«Artedino conosce bene la categoria e ha lavorato con giudizio sul mercato. Sono contento per lui e per i tifosi verdeazzurri che hanno ripreso a frequentare il “Frogheri” come non si vedeva da tempo. I tifosi sono il vero patrimonio delle squadre di calcio e quelli della Nuorese sono tanti e caldissimi».

Però domenica il derby è finito a reti inviolate.

«Ho letto che la Nuorese ha sprecato almeno un paio di occasioni clamorose. In questa fase della stagione ci sta, ma la squadra è forte ha un bomber come Giuseppe Meloni che è una garanzia».

Il Tortolì sta facendo bene.

«Ha vinto la prima e pareggiato con la Nuorese. Per una essere una matricola è partita forte. Ma non mi stupisce. La società è seria e si è mossa bebe miscelando esperienza ed entusiasmo. Io credo che si salverà».

E le altre?

«Il Lanusei è partito malissimo, ma anche l’anno scorso ha avuto un avuto in salita e poi si è ripreso. Hervatin sa cosa deve fare e ha solo bisogno di tempo. Budoni e San Teodoro mi sembrano un pochino meno attrezzate però non dovrebbero aver problemi per salvarsi. Il Budoni è partito in ritardo e non ha grandissimi mezzi. Però la società c’è e Cerbone è un allenatore di grande esperienza. Il San Teodoro ha puntato sui giovani e può solo crescere, ma credo che abbia bisogno di qualche intervento sul mercato».

Il match clou di domenia?

«Nuorese-Albalonga. Due squadre che si giocheranno la promozione con Monterosi, Latina, Trastevere, Rieti e Latte Dolce».

Antonio Ledà

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