La Nuova Sardegna

Sport

Il paese si ferma davanti al suo idolo

Il paese si ferma davanti al suo idolo

Inaugurazione ufficiale dell’Accademia con i piccoli allievi in divisa gialloblù

18 settembre 2017
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VILLACIDRO. Una cittadina di quindicimila abitanti che si ferma e diventa quasi tutta pedonale e ciclabile per rendere omaggio al suo campione. Dietro c'è il grande lavoro del Fan club Fabio Aru. Ma i supporter non sono solo di Villacidro. La prova provata è nel gruppo che arriva da Berchidda: tutti con la polo firmata Fans club. Per non perdersi un solo momento della Pedalaru sono partiti sabato dal paese ai piedi del Limbara. Hanno mangiato e dormito a Guspini. E alle 9 erano lì, pronti a rispondere al saluto del loro idolo. Ma il viaggio Berchidda-Villacidro è niente rispetto ai chilometri percorsi per ammirare dal vivo le sue gesta. «Lo abbiamo seguito e festeggiato – raccontano Mariano Casu e Mario Meloni – anche nelle vittorie di tappa al Giro d’Italia. E lo abbiamo seguito anche al Tour de France». Dovunque con lui. «Il nostro entusiasmo – spiegano – è nato con le prime vittorie del 2015. Abbiamo uno splendido rapporto con la famiglia e il fan club». Qualcuno del gruppo, oltre i chilometri in auto, si è fatto anche quelli in bici per la passeggiata. «Una bella corsa – raccontano i protagonisti – anche abbastanza dura. Nelle precedenti occasioni avevamo fatto una passeggiata dentro il paese. È sempre un grande piacere essere qui». Ed essere dovunque sia Fabio. Pranzo tutti insieme. E poi in viaggio verso Berchidda. Perché oltre Aru ci sono clienti, pazienti e campagne da seguire. Ieri è stata la giornata ufficiale anche dell’Accademia Aru, una scuola di ciclismo che prende il nome del campione. Come accadeva nel calcio per Gigi Riva quando negli anni Settanta nascevano squadre e scuola di football con il nome di Rombo di tuono. I piccoli allievi della Accademia, tutti con la bellissima divisa gialloblù con la scritta Fabio Aru, hanno posato insieme al loro idolo in occasione del saluto che ha dato il via alla bella giornata di sport. E di beneficenza. Anche quest’anno i soldi raccolti alla Pedalaru daranno una mano a qualche progetto. I fondi dell’ultima edizione erano andati alla ricostruzione del palazzetto dello sport di Arquata del Tronto, uno dei centri più colpiti dal terremoto. (st.am.)

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