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Mereu: onore a loro, ci abbiamo provato ma è mancato il gol

Mereu: onore a loro, ci abbiamo provato ma è mancato il gol

Il tecnico dei bianchi incassa il ko e guarda avanti: «Troppe distrazioni in difesa e poco incisivi in attacco»

18 settembre 2017
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CARRARA. Difficile l’analisi dopo una sconfitta così netta. Ma il tecnico dell’Olbia Bernardo Mereu ci mette la faccia e arriva in sala stampa per analizzare la gara.

«E’ stata una sconfitta pesante nel punteggio - dice subito il tecnico dei galluresi - e bisogna dare onore ai vincitori. Nel primo tempo abbiamo sofferto il ritmo e l’aggressività della Carrarese e non siamo riusciti a far valere le nostre doti di palleggio come siamo soliti fare. Paradossalmente abbiamo giocato meglio nel secondo tempo quando siamo arrivati con più frequenza al tiro. Potevamo sfruttare meglio i calci da fermo e se fossimo riusciti a passare in vantaggio di sicuro la partita avrebbe avuto un altro volto. Sul primo gol loro abbiamo perso distrattamente una palla a metà campo e così è nata la loro rete. Abbiamo comunque continuato a giocare - prosegue l’allenatore dei bianchi -, abbiamo avuto le nostre opportunità e su una palla sporca abbiamo subito il raddoppio. Ma i ragazzi non hanno mai mollato. Abbiamo creato per poter accorciare le distanze e sul finire è arrivato il terzo gol della Carrarese. Che dire: dobbiamo stare molto più attenti - commenta ancora il tecnico dei galluresi - ed essere più bravi sottoporta per tutto quello che siamo riusciti a creare. E, chiaramente, dobbiamo essere più attenti in difesa».

Un cenno anche sulla gara, decisamente sopra le righe, di Ragatzu: «Sì, Ragatzu oggi si è particolarmente distinto, ma hanno cercato di dare il massimo anche gli altri ragazzi. C’è mancato solamente il gol e dovremo ripartire dalle nostre sicurezze. Ragatzu è una di questa. Già dalla prossima gara dovremo non dovremo distrarci in difesa e nello stesso tempo dovremo cercare di essere più decisivi in attacco».

Baldini, tecnico dei carraresi, si presenta in sala stampa dopo aver abbandonato spontaneamente la panchina quando erano trascorsi 11 minuti del secondo tempo: «Il primo tempo - dice - è stato così così: avevamo davanti un’Olbia che gioca davvero un ottimo calcio e che nel turno scorso ha pareggiato col Pisa in una gara piena di contenuti. Speravamo di chiudere il primo tempo in pareggio per non far loro mettere in pratica le doti di palleggio. Noi siamo una squadra di corsa e anche chi ci batte deve comunque soffrire. Dobbiamo andare avanti con il nostro spirito di aggregazione senza farci influenzare da pressioni esterne. Siamo una bella famiglia».



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