La Nuova Sardegna

Sport

Nuorese beffata a cinque minuti dalla fine

Nuorese beffata a cinque minuti dalla fine

L’Albalonga passa con un gol dell’ex Botti. Critiche dell’ex Frasca e il presidente Artedino si scontra con la dirigenza laziale

18 settembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





Nuorese0

Albalonga1

NUORESE: Calandra, Tupponi Bilea, Goh (58’ Meloni), Madero (92’ Padulano), Strumbo, Cadau, Gallo, Kebbeh (71’ El Hotmani), Verachi (’72 Marcello Mancosu), Bottone. All.: Peddio.

ALBALONGA: Frasca, Novello, Dumancic, Barone, Panini, Paolacci, Magliocchetti (57’ Botti), Falasca (81’ Proia), Nohman, Kuseta (58’ Corsetti), Sabatini (84’ Princia). All.: Mariotti.

ARBITRO: Gabriele Scatena di Avezzano.

RETE: all’89’ Botti.

NOTE: 73’ ammonito Nohman per proteste. Giornata serena con temperatura mite. Terreno in ottime condizioni. Spettatori 1000 circa.

NUORO

L’Albalonga passa al “Frogheri” con un gol dell’ex Botti, a cinque minuti dalla fine. Per la Nuorese la prima sconfitta della stagione e diverse cose da rivedere, in questo ennesimo torneo di quarta serie, nel quale i verdazzurri non vogliono vivere da comparse. La sfida alla fine è anche segnata da uno scontro davanti agli spogliatoi tra il presidente Michele Artedino e la dirigenza ospite. Complice il portiere laziale Frasca tornato a Nuoro da avversario, facendosi precedere da alcune dichiarazioni sulla stampa per nulla cordiali nei confronti del vecchio patron. Qualche parola grossa, ma poi gli animi si placano e il pullman con gli azzurri di Albano Laziale lascia il “Frogheri”. Una partenza con tre punti in saccoccia, che rilanciano la formazione guidata da Marco Mariotti, anch’egli fresco dell’esperienza sulla panchina verdazzurra. Ritorno salutato con un applauso dai tifosi, ma ignorato dalla società che gli rimprovera ancora i mancati playoff dell’ultima stagione, dopo una campagna acquisti sontuosa.

Obiettivo per il quale si è ripartiti e del quale la gara di ieri ha evidenziato tutte le difficoltà per il suo raggiungimento. La vittoria di misura racconta solo in parte del merito degli ospiti, che potevano passare in altre tre, quattro occasioni, dove il gol è mancato unicamente per l’imprecisione degli attaccanti. La differenza soprattutto in un gioco più ordinato e manovrato. Oltre al vantaggio di possedere Nohman, centravanti dalle tante soluzioni di gioco, spesso a vantaggio dei compagni. Mentre la Nuorese ha tenuto in panchina per buona parte della gara il centravanti Giuseppe Meloni, alle prese con i postumi dell’infortunio di sette giorni prima col Tortolì. I limiti della formazione di Peddio sono emersi soprattutto in fase di costruzione del gioco, in quel centrocampo ieri frequentato a sprazzi anche da Verachi, schierato in avanti e comunque tra i nuoresi più positivi alla fine della gara. Il signor Scatena, di Avezzano, dà il fischio d’inizio, dopo il minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione di Livorno. Il primo quarto d’ora trascorre senza segni visibili, se si escludono un paio di conclusioni per parte, che non impensieriscono l’ex Frasca e il ventenne Calandra, da quest’anno a difesa della porta nuorese. Al 17’ è il portiere dell’Albalonga a opporsi a una staffilata di Gallo, schierato qualche metro più avanti rispetto al suo solito spazio di centrocampo. Dieci minuti più tardi i laziali si rendono insidiosi su calcio d’angolo, tanto che Calandra è costretto alla deviazione di pugno. Nuovo tentativo ospite al 37’, con il centravanti Nohman, sul quale fa buona guardia la difesa locale. La Nuorese va vicina alla segnatura al 41’, con il giovanissimo Bilea, servito da Verachi: la palla striscia sulla traversa e ritorna in campo. Prima della chiusura laziali insidiosi con Sabatini su punizione. Ancora Verachi sugli scudi in avvio di ripresa: calcia di prima intenzione, ma Frasca blocca. Gli azzurri di Mariotti replicano con un paio di attacchi portati dal regista Barone, sui quali la difesa locale sbroglia bene. Prima che il pallino ritorni sui piedi dei verdazzurri, che hanno avanzato Cadau e fatto entrare il bomber Meloni. Soluzione che vale subito un paio di giocate tra il centravanti e Verachi. Niente di fatto. Mentre la formazione di Mariotti spreca in maniera plateale con Corsetti (palo, a portiere battuto) e Sabatini, che da pochi passi manda fuori. Meloni, sull’altra sponda, si fa notare nei minuti finali, con un colpo di testa sul quale fa buona guardia Frasca, che conferma le doti di sicurezza emerse nelle stagioni in verdazzurro. Quando i laziali riescono ad aggiustare la mira, arriva la rete di Botti.

Francesco Pirisi



In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative