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L’Olbia si scopre fragile in attacco ma non fa drammi

L’Olbia si scopre fragile in attacco ma non fa drammi

Serie C, la sconfitta di Carrara non deve lasciare scorie Mereu: «Dobbiamo migliorare nella fase di finalizzazione»

19 settembre 2017
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OLBIA. Prima sconfitta stagionale e prima volta senza far punti dall’inizio della stagione per Mereu. Se deve esserci una prima volta per tutto, l’Olbia ha scelto Carrara per sporcare il suo tabellino stagionale e dall’arrivo dell’allenatore di Triei. La sconfitta per 3-0 sul campo della Carrarese potrebbe essere quasi indolore, sia dal punto di vista del morale che della classifica. Partendo da quest’ultima, l’Olbia resta comunque in ottima posizione, al terzo posto, dietro le due capoliste Viterbese e Carrarese, in compagnia di Livorno, Siena e Cuneo.

Sul fronte psicologico la battuta d’arresto allo stadio “dei Marmi” può consentire ai bianchi di fare una sana analisi di coscienza e vedere i problemi tecnici e tattici che hanno condotto alla debacle in terra toscana. «Nella ripresa, dove pure è maturata la sconfitta, siamo stati più sciolti e propositivi - ha spiegato il tecnico dell’Olbia -. Abbiamo giocato meglio arrivando con frequenza al tiro. Peccato, perché ci è mancata la capacità di concretizzare le opportunità avute che ci avrebbero riportato meritatamente in partita. La Carrarese è stata brava a sbloccare la gara e a trovare il raddoppio su una palla sporca, poi il 3-0 è arrivato in contropiede».

Dunque, vanno trovate contromisure immediate. Il problema che si è evidenziato domenica, ma anche nelle altre gare dell’Olbia, è una certa sterilità offensiva in rapporto alla mole di gioco prodotta. Chiaro che si pensi subito a Roberto Ogunseye, centravanti riscattato dal Prato, via Inter, per dare un contributo solido in zona gol. Finora il ragazzo di origini nigeriane non ha convinto del tutto. Se Ragatzu ha spesso fatto la differenza, lui non ha dimostrato di avere ancora il killer istinct davanti alla porta avversaria.

Qui si inserisce un altro dei potenziali problemi dell’Olbia, quello della povertà di alternative in attacco. Arras è molto giovane, deve farsi le ossa e viene usato con parsimonia da Mereu. Poi non è un attaccante da area di rigore, ma ama svariare su tutto il fronte offensivo. Caratteristiche analoghe a quelle di Senesi, spesso usato addirittura da esterno in un attacco a tre o un centrocampo a cinque, partendo da sinistra. L’addio di Kouko nell’ultima fase del mercato e il mancato arrivo al fotofinish di Melchiorri dal Cagliari, hanno di fatto privato l’attacco dei bianchi di alternative di livello ai titolari Ragatzu e Ogunseye.

Poi c’è una certa idiosincrasia di Mereu per le sostituzioni: dopo l’introduzione in serie C della regola dei cinque cambi per partita, l’Olbia è una delle squadre che fa meno affidamento sugli uomini della panchina a gara in corso. Mereu parla sempre di un gruppo di venti titolari e di credere nell’organico a disposizione, ma salvo infortuni ha schierato lo stesso undici. Squadra che vince non si cambia o scarsa fiducia nelle seconde linee? Dopo la sconfitta di Carrara se ne saprà di più.

Giandomenico Mele

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