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«Ce la giochiamo senza fare calcoli»

L’ex Cristian Bucchi spinge i neroverdi: «Mi aspetto una prova di carattere»

20 settembre 2017
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SASSUOLO. A Cagliari arriva la squadra che a lungo è stata di Giovanni Rossi. Ora il ds neroverde è Angelozzi ed ha ha scelto Cristian Bucchi (ex Torres), fra i 7 giovani tecnici della serie A. «Come Rastelli - racconta -, Inzaghi, Montella e gli altri arrivo rapidamente nel grande calcio. Sono solo alla sesta stagione in panchina, l’esperienza conta, nella preparazione delle gare, ma non è l’unico ingrediente. Contano il lavoro e persino la fortuna».

Il campo dice che Rastelli è più avanti e non per caso. «Si è impegnato molto sulla difesa, i progressi rispetto al suo debutto in A sono evidenti. Tanto più l’effetto Arena». Già, il battesimo è stato eccellente, con il Crotone, a Ferrara è arrivata una vittoria inattesa. «Lo stadio di proprietà dà entusiasmo. Anche il Sassuolo lo ha, ma non al suo paese. Comunque è un gioiello. Noi è come giocassimo quasi sempre in trasferta, anche se i tifosi ci seguono».

Bucchi rischia di essere schiacciato dall’eredità di Eusebio Di Francesco. «L’amministratore delegato Carnevali mi ha ribadito la fiducia, fa piacere. La stagione è di transizione, le aspettative non sono esagerate. Il Cagliari ha la velocità di Joao Pedro, Farias e altri». Il Sassuolo stasera firmerebbero per il pari. «Manca Berardi, ma ormai è quasi pronto».

In campo ci sarà l’ex Pavoletti che in Emilia non ha mai avuto grandi chance quando al timone c’era Eusebio Di Francesco. «Ora - chiosa Bucchi - è temibile. Ma non lo marchiamo a uomo”.

Vanni Zagnoli



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