La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Cagliari

Cagliari, l’Uomo Cragno ancora protagonista

di Enrico Gaviano
Cragno festeggiato dai compagni dopo il rigore parato a Matri
Cragno festeggiato dai compagni dopo il rigore parato a Matri

Il giovane portiere con i suoi interventi ha tenuto a galla la squadra sino alla fine

21 settembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. L’Uomo Cragno è l’eroe della partita comunque. Sarebbe stato giusto che negli istanti finali della partita il Cagliari avesse trovato il gol del pareggio. Soltanto per premiare una partita sontuosa del numero 28 del Cagliari, un portiere che partita dopo partita sta convincendo tutti che la società ha pescato un autentico jolly. Gli interventi di ieri sono stati tanti, a frenare un Sassuolo evidentemente più in palla della squadra rossoblù. Lui, Alessio Cragno, classe 1994, ci ha provato in tutti i modi a cambiare il destino della partita. Parata doppia sull’ex Missiroli, poi ancora su Lirola, giusto come assaggio.

Poi al 29’ la respinta sul calcio di rigore calciato da Matri. Il portierone rossoblù si è gettato a destra, ma con la punta del piede ha intercettato la sfera calciata dall’attaccante esploso proprio a Cagliari. Oltre ad altri vari interventi, sicuramente va sottolineato quello nei minuti di recupero, quando uno sciagurato errore della difesa ha lanciato Ragusa che solo soletto si è fatto ipnotizzare da Cragno, che è stato capace di rubargli la palla con un intervento strepitoso. A quel punto forse qualcuno si è illuso che quella parata fosse un segno del destino, invece è finita così, con un amaro 0-1 che fa rinfoderare per ora i sogni dell’ambiente e dei tifosi.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.15887377:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.15887377:1653438695/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Cragno all’inizio della stagione è stato accolto con un po’ di scetticismo da una parte della tifoseria. Freschissimo il ricordo di due stagioni fa, quando venne inviato a svernare alla Virtus Lanciano. La scoperta di Zeman, che aveva portato in Sardegna il numero 1 toscano, sembrava una delusione. Ma prima a Lanciano e poi, nella strepitosa scorsa stagione a Benevento, conclusa con la promozione in serie A, il portiere rossoblù si è rifatto alla grande. Un bagno di umiltà forse, ma anche un carico di voglia di rivincite. Cragno è arrivato in Sardegna e ha subito fatto vedere di che pasta è fatto.

In lui credono anche i selezionatori azzurri. Chiedete un po’ a Di Biagio, l’allenatore dell’Under 21, che si è detto dispiaciuto di non poter utilizzare da titolare il calciatore del Cagliari. E chiedete un po’ a Giampiero Ventura, che ha già un’idea molto precisa sui tre portieri da portare ai mondiali se, facendo i debiti scongiuri, non ci saranno sorprese nello spareggio per la qualificazione. Ecco, Ventura, dietro il mito Buffon e Donnarumma, vede un duello fra altri due portieri: Perin del Genoa e, indovinate un po’, Alessio Cragno del Cagliari. Un riconoscimento che la dice lunga insomma, sul fatto che la scelta della società e del tecnico Rastelli di mandarlo in giro in prestito e poi affidargli la maglia da titolare in questa importante stagione, sia davvero azzeccata. E proprio Rastelli a fine partita ha fatto l’elogio di Cragno: «Partite del genere servono all’autostima del giocatore, sono molto contento della sua prestazione».

Ora però c’è poco tempo per pensare, domenica il Cagliari ha l’occasione di rifarsi subito, e di ripartire. Ovviamente facendo leva anche sull’Uomo Cragno.


 

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative