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Pisanu è lo scalatore più forte d’Italia

Pisanu è lo scalatore più forte d’Italia

Il sogno del ciclista amatore di Ittiri: «Sarebbe bello correre con Fabio Aru»

25 settembre 2017
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ITTIRI. L’ittirese Andrea Pisanu è il campione italiano della montagna 2017. A Culmine di San Pietro, in provincia di Lecco, ha conquistato la maglia tricolore dopo una salita di 18 chilometri.

La storia. Il giovane corridore che ha iniziato la sua carriera ciclistica nel 2015 con la Asd. Ursinja di Usini, da subito, si impone tra i protagonisti ottenendo, quasi sempre, nelle gare disputate in Sardegna, piazzamenti nei primi dieci. Nel 2016 passa nelle fila della Asd Antonio Manca di Ittiri e, con la sua determinazione, non solo agonistica, dà nuovo impulso al sodalizio.

Le vittorie. Andrea Pisanu inizia a sorprendere con le sue prime vittorie. Vince a Serramanna, in un circuito che rappresenta la pietra miliare del suo trionfale percorso agonistico. Qualche settimana dopo, a Calangianus, nel Memorial Domenico Columbano, inanella il suo secondo successo, con un meraviglioso sprint in salita. Poi i successi nei traguardi di Sennori, Ossi, Budoni, Cagliari, Porto Torres e Nuoro, dove si laurea campione sardo.

La grinta. Il suo modo di gareggiare, sempre all'attacco, può apparire, per molti, rude e di vecchio stampo, ma non per Andrea Pisanu, ragazzo deciso, forte e determinato. Quest’anno, a Piediluco, in terra umbra, conquista il secondo posto nel campionato italiano di mediofondo e ripete il successo, a Nuoro, nel campionato sardo della montagna, classificandosi primo assoluto. È sfortunato invece nel Giro di Sardegna dove per una caduta, si colloca settimo in classifica generale. Il tenace atleta della Asd Antonio Manca non demorde, anzi riparte con rinnovata lena e il primo e più prestigioso risultato è arrivato con la conquista del Campionato Italiano della montagna.

L’obiettivo. Andrea Pisanu vorrebbe gareggiare presto fra i professionisti e – come racconta – «essere il gregario di Fabio Aru e per me sarebbe un grande onore gareggiare vicino a chi è un mito per tutti i ciclisti». (vi.ma.)

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