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A come Atzeni e come Arc de Triomphe

A come Atzeni e come Arc de Triomphe

Il fantino di Nurri si concede una breve vacanza in paese alla vigilia dell’appuntamento più importate della stagione ippica

26 settembre 2017
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NURRI. Il sogno nel cassetto di Andrea Atzeni, ventiseienne di Nurri, la star dell’ippica internazionale, è vincere il “Prix de l’Arc de Triomphe”, la più importante corsa del mondo, sulla classica distanza di 2400 metri che si corre a Parigi nell’ippodromo di Longchamp la prima domenica di ottobre. Impresa impossibile? Non per uno che ha scalato le classifiche fino a diventare il primo fantino della scuderia dell’emiro del Quatar Tamin bin Hamad al Thani trionfando nella “Dubai Sheema Classic”, la corsa più ricca del mondo, e per quattro anni consecutivi del “Racing Post Trophy” di Doncaster, in Inghilterra.

Andrea Atzeni, domenica, nonostante i numerosi impegni agonistici, ha fatto una capatina a Nurri, suo paese natale, per assistere al primo palio dei fantini nurresi, riservato a cavalli purosangue con monta a pelo, organizzato dall’Associazione cavalieri nurresi Amistade presieduta dal padre Giuliano. Uno degli ospiti d’onore insieme a Carlo Sanna (Brigante), di Sindia, vincitore dell’ultimo palio di Siena, e ai compaesani Giovanni Atzeni (Tittia), vincitore di 5 pali di Siena e Paolo Sirigu vincitore della Dubai Carnivale 2017.

Andrea Atzeni figlio primogenito di Rita Mulas e di Giuliano, è emigrato nella penisola all’età di 15 anni in cerca di fortuna. «Sono entrato nell’ambiente dell’ippica grazie ad un amico di famiglia che mi ha proposto di lavorare a Milano per conto del team Botti, che aveva e ha le scuderie nei pressi dell’ippodromo della città lombarda. Accudivo i cavalli e pulivo le stalle». Da Milano a Londra il passo non è stato facile ma Andrea non si è mai perso d’animo. In Inghilterra ha partecipato ad un corso per fantini riservato agli allievi al termine del quale ha incominciato a partecipare alle corse. E successi sono arrivati quasi subito. Quando hai vinto la prima corsa? «A 17 anni a Chelmsford nel Regno Unito». E l’ultima in ordine di tempo? «Sabato a Newmarket sempre nel Regno Unito».

Andrea Atzeni ha un palmares di tutto riguardo. Ha gareggiato in diverse parti del mondo e ha ottenuto complessivamente oltre 800 vittorie. Qual è stata la più prestigiosa? «Ad Ascot in Gran Bretagna al “Quen Elisabeth Stakes nel 2015». E la più sofferta? «Nel 2016 al “St. Leger” di Doncaster, il più antico Gran Premio di galoppo del mondo. Il primo si corse nel 1776». Quando sarà il prossimo impegno? «Domenica a Parigi, parteciperò al prestigioso Arco di Trionfo. Sono convinto di poter far bene».

ln occasione della breve rimpatriata a Nurri i “fedales”, e l’associazione Amistade gli hanno organizzato un grandissima accoglienza. Andrea nonostante sia diventato famoso non si è montato la testa memore delle sue origini. Un ragazzo schietto, alla mano, solare, talentuoso, che per farsi strada nel mondo dell’ippica ha fatto grandi sacrifici e che sicuramente farà ancora parlare di se.

Alessandro Bulla

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