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Promozione al via: Bosa e Ilva in pole

Promozione al via: Bosa e Ilva in pole

I pronostici di Fabio Levacovich: «Torneo di buon livello, ci sarà da combattere»

29 settembre 2017
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SASSARI. «Sarà un bel campionato, divertente e avvincente. Il livello è migliorato rispetto allo scorso anno anche grazie al fatto che le squadre, con tre fuoriquota in campo, avranno più spazio per i giocatori di esperienza e questo servirà per accrescere il tasso tecnico e, di conseguenza, lo spettacolo». Fabio Levacovich, allenatore dell’Usinese, fa il punto sul campionato di Promozione che prende il via domenica prossima.

Quali saranno le squadre protagoniste della prossima stagione?

«Penso che il Porto Rotondo abbia tutte le carte in regola per ripetere la stagione dello scorso anno assieme all’Ilvamaddalena e il Bosa, entrambe retrocesse dall’Eccellenza. Queste squadre sono allestite per disputare un campionato di vertice. Io però vedo bene anche l’Ossese, il Cus Sassari, la Macomerese, la Dorgalese e anche la mia Usinese».

Restringa la rosa delle candoidate alla promozione.

«Senza dubbio Bosa, Porto Rotondo e Ilva, tre squadre dotate di ottimi organici che si sono mosse bene nel mercato inserendo giocatori importanti e di grande qualità».

Sarà un torneo con tanti nomi importanti.

«A livello di prestigio non posso non citare l’Ilvamaddalena, l’Ossese e perché no anche il Cus Sassari».

Il miglior colpo del mercato?

«Antonio Cocco dell’Ossese. Un giocatore, di categoria superiore che in Promozione farà senz’altro la differenza. Un ragazzo di grande temperamento che ha grosse qualità non solo difensive ma che è capace di fare la differenza dentro al campo».

I giocatori da tenere d’occhio?

«Secondo il mio punto di vista uno è il nostro Mattia Spano un jolly di centrocampo classe 1996, con qualità fisiche e tecniche importanti. Aggiunfo Nuvoli dell’Ossese i fratelli Carboni e Di Angelo del Bosa e Kozeli dell’Ilva».

Ha già visto givani interessanti?

«Ce ne sono diversi, molti sono da scoprire però devo dire che nella mia rosa ho giovani interessanti classe 1998 e 2000 dei quali sentiremo parlare. Se posso fare un nome è quello di Scarpa dell’Ossese».

Cosa deve avere una squadra per vincere il campionato?

«Innanzitutto deve avere una rosa ampia e di grande qualità. Un giusto mix tra giocatori esperti e giovani interessanti».

Quali potrebbero essere le mine vaganti di questo campionato?

«Ovodda e Fonni, due squadre di carattere, due campi ostici dove sarà difficie fare punti».

Un suo giudizio sulla possibilità di fare 5 sostituzioni.

«Ritengo valido questo nuovo meccanismo. Nel corso di una gara si possono trovare diverse soluzioni a seconda di come si mette una gara. Se ti trovi in svantaggio hai la possibilità di inserire l’attaccante in più per giocartela fino alla fine, insomma si può cambiare l’assetto tattico in qualsiasi momento»”

Domanda secca: chi lo vince questo campionato?

«Vorrei che lo vincesse il Bosa, è una squadra completa che farà la differenza e poi lo dico anche per una questione affettiva, sono molto legato a Tore Carboni col quale dividiamo un’amicizia fraterna».

Come vede invece il Girone A?

«Anche al sud ci sono squadre squadre di prestigio. Il Carbonia dopo aver sfiorato il passaggio in Eccellenza lo scorso anno ci riproverà e penso che sia una delle più accreditate assieme al La Palma. Da tenere d’occhio anche il Carloforte e il Siliqua».

Franco Cuccuru

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