La Nuova Sardegna

SASSARI. Confermato a giugno dopo una brillante salvezza in serie D, esonerato dopo la prima gara ufficiale della stagione (vittoria sul Budoni e passaggio del turno) e richiamato d'urgenza dopo la breve e sfortunata parentesi Sanna. La storia di Massimiliano Paba in biancoceleste si arricchisce di un altro capitolo, scritto da una dirigenza che ha avuto l'umiltà di tornare sui propri passi, ripensando al mister del trionfo in Eccellenza e della salvezza anticipata (e miracolosa, con una squadra tutta sassarese) della scorsa stagione per provare a risollevare le sorti della squadra sassarese. È la quarta annata che Paba e il Latte Dolce vivono insieme, il rapporto si era rotto un po' a sorpresa ancor prima del via al campionato, non per sfiducia verso il suo lavoro e le sue capacità di guidare una squadra profondamente rinnovata e non più "formato-famiglia", ma con elevate ambizioni e qualità. Anche se i motivi della scelta di sostituirlo con Sanna, senza fargli neppure iniziare il campionato, non sono mai stati ufficialmente resi noti, dietro la mossa potrebbe forse esserci stata una non perfetta sintonia col nuovo gruppo. A dimostrare che non era così dovranno essere i giocatori, perchè adesso sul banco degli imputati ci sono loro e Paba ha davanti a sè un compito davvero duro: portare ai livelli che gli competono un Latte Dolce che fin qui ha solo deluso. (sa. u.)