La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Dinamo ferita e furiosa: «Una beffa»

di Andrea Sini
Dinamo ferita e furiosa: «Una beffa»

Basket, sassaresi contrariati per l’epilogo della sfida contro il Pinar Karsiyaka. Sardara: «Un fischio sanguinoso»

13 ottobre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Battuta, beffata e furibonda. La Dinamo si è svegliata male dopo lo schiaffo di mercoledì sera. L’esordio in Champions League, contro i fortissimi turchi del Pinar Karsiyak, ha lasciato qualche strascico nel morale del gruppo sassarese, che ora deve concentrarsi sul matinée in programma domenica, sempre al palazzetto, contro la Grissin Bon Reggio Emilia.

Un fischio di troppo. Il match di mercoledì sera è stato deciso a 2 secondi e 33 centesimi dalla sirena da un fischio arbitrale contestatissimo dai biancoblù. Il fallo di Devecchi su Wood appare assolutamente veniale, ma in ogni caso il giocatore ospite arriva al contatto (tra l’altro sbracciando) solo dopo avere commesso una clamorosa infrazione di passi, muovendo entrambi i piedi prima di aprire il palleggio. Dettagli, si dirà, che però in una gara equilibratissima fanno la differenza e fanno sì che tutto il resto – alla resa dei conti – diventi a sua volta un dettaglio. Per esempio la buona prestazione dei biancoverdi, ancora privi di Will Hatcher, che hanno in qualche modo firmato la loro condanna con una serata da dimenticare dalla lunetta: ben 8 tiri liberi falliti (7/15) con 3 errori di fila da parte di Shawn Jones commessi negli ultimi 3 minuti di gioco. Se il coach sassarese Federico Pasquini ha sottolineato in rosso i problemi di continuità a livello difensivo della sua squadra, a far pendere la bilancia dei primi 2 punti stagionali dalla parte del Pinar è stato pur sempre un singolo episodio. Che, come già detto, è stato valutato in maniera errata dall’arbitro spagnolo Calatrava.

Tra rabbia e voglia di riscatto. Già a caldo, in sala stampa, Pasquini aveva commentato con un certo disappunto l’episodio. Ieri il presidente Stefano Sardara è tornato sulla questione confermando a parole quanto il suo sguardo raccontava subito dopo la fine della gara. «Abbiamo grande rispetto della classe arbitrale – ha detto – e non abbiamo nessuna intenzione di creare un caso. Per fortuna abbiamo anche un pubblico che è completamente al di fuori di certe dinamiche legate a minacce e roba del genere, che si vedono su qualche campo. Resta il fatto che quel fischio a due secondi dalla fine ha deciso la partita e questo non può farci piacere. Accettiamo il verdetto del campo con molto amaro in bocca e guardiamo avanti: vorrà dire che andremo a riprenderci i due punti in Turchia».

Si torna in campo. Ieri i giocatori biancoblù hanno avuto soltanto una mattinata per rifiatare, poi si sono ritrovati in campo nel pomeriggio per una seduta di allenamento leggera. Oggi doppia seduta di lavoro, mentre domani la squadra si allenerà all’ora di pranzo, per entrare nel clima della gara di domenica, che inizierà a mezzogiorno. Mercoledì prossimo si conclude invece il trittico di impegni sul parquet del PalaSerradimigni, con la seconda giornata della Champions League. In piazzale Segni stavolta arriveranno i tedeschi dell’Ewe Oldenburg.

Modifiche al calendario. Ieri la lega ha diramato l’elenco di anticipi, posticipi e cambi di orario dalla sesta alla diciottesima giornata di campionato. Due sole le variazioni che riguardano la Dinamo Banco di Sardegna: la sfida in casa della Germani Brescia di Brian Sacchetti, in programma il 10 dicembre, verrà anticipata al 9 dicembre alle 20,30. Per la Dinamo la gara in Lombardia si incastra tra due trasferte terribili: la prima in Siberia, l’altra in Turchia. La seconda variazione riguarda la partita in casa della Vuelle Pesaro di un altro ex, Diego Monaldi. L’incontro, valido per la quindicesima giornata, è stato spostato al sabato, 13 gennaio 2018, con palla a due alle 20,30.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative