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Leo Pavoletti e la legge dell’ex l’attaccante sogna il primo gol

Leo Pavoletti e la legge dell’ex l’attaccante sogna il primo gol

CAGLIARI. Lo aspettano i tifosi, l'allenatore, i compagni, la società. L'occasione è quella giusta: Leonardo Pavoletti torna contro il Genoa. Smaltito il fastidio muscolare, il centravanti di Livorno...

14 ottobre 2017
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CAGLIARI. Lo aspettano i tifosi, l'allenatore, i compagni, la società. L'occasione è quella giusta: Leonardo Pavoletti torna contro il Genoa. Smaltito il fastidio muscolare, il centravanti di Livorno («Allegri? Ci siamo incrociati varie volte ma non ci frequentiamo»), classe '88, è a caccia della prima rete con la maglia del Cagliari. Un Cagliari che ha bisogno di reti come il pane: a secco nelle ultime tre gare (Sassuolo, Chievo e Napoli), con 4 gol terzo peggiore attacco della A assieme a Crotone e Sassuolo. Pavoletti è carico a mille, ha l'acquolina in bocca. Troppo poco il gol segnato a Macomer nel test con il Budoni per uno che a Genova, con 23 reti in 49 gare, si è imposto all'attenzione delle big di mezza Europa.

Tanto che il Napoli l'ha poi spuntata staccando un assegno da 18 milioni di euro. Un passato di pregio. Ma ora non c'è spazio per gli almanacchi. Da buon ex "Pavoloso" deve fare la differenza: il tabellino marcatori lo attende. Anche perché quella di domani è partita che vale doppio: tenere lontani gli uomini di Juric e mettere punti in cascina.

Per il resto, fin dall'arrivo a Cagliari - last minute, dopo lo sgangherato addio di Marco Borriello - Leo ha mostrato i denti: «La squadra ha grandi valori tecnici e umani, la piazza permette di fare calcio per bene». Con una precisazione mica male: «Non sono qui di passaggio. Voglio fare qualcosa di importante: società, città e ambiente sono ideali». In breve, Pavoletti ci crede.

E alla presentazione, anche per il quinquennale firmato col presidente Tommaso Giulini, aveva lanciato lontano lo sguardo: «La Nazionale? Il sogno di tutti. Sono qui per il Cagliari ma proverò a riprendermi la maglia azzurra». Intanto, deve far male a Perin. Con il portiere degli ospiti, il numero 30 ha diviso vacanze e amicizie. Ma alla “Sardegna Arena”, per un'ora e mezza i sentimenti non devono avere spazio.

Mario Frongia

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