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Finalmente Ogunseye e l’Olbia vince ad Arezzo

Finalmente Ogunseye e l’Olbia vince ad Arezzo

Il gol è arrivato dall’uomo più atteso e vale il terzo successo in trasferta Bianchi abilissimi a tenere alta la concentrazione dopo una partenza in salita

16 ottobre 2017
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AREZZO (3-5-2): Borra 6; Varga 6, Rinaldi 5,5, Muscat 6; Luciani 6, Foglia 6, De Feudis 6, Cenetti 5,5 (9’ st Talarico 5,5), Corradi 6,5; Di Nardo 5 (1' st Disanto 5), Moscardelli 6 (37’ st Ferrario ng). Allenatore: Massimo Pavanel.

OLBIA (4-3-1-2): Aresti 6; Pisano 5,5, Dametto 6, Leverbe 6, Pinna 5,5; Muroni 6,5, Feola 6,5, Pennington 6 (37' st Biancu ng); Murgia 6 (37’ st Vispo ng); Ragaztu 6,5, Ogunseye 6,5 (43’ st Senesi ng). Allenatore: Bernardo Mereu.

ARBITRO: Andrea Colombo di Como.

RETI: Ogunseye 84’

NOTE: 2mila spettatori circa. Recupero: 0‘ + 3‘. Angoli: 5-4. Ammoniti: pt 29' Pinna, 34' Aresti, 46’ Rinaldi.

AREZZO

L'Olbia torna a correre. I ragazzi conquistano i tre punti in casa di un Arezzo che almeno nel primo tempo è sembrato straripante. I ragazzi di Bernardo Mereu non si sono scomposti con una prova di grande applicazione e concentrazione per tenere botta al cospetto di una formazione reduce da tre risultati utili. L'Olbia scende in campo con il consueto 4-3-1-2, con l'unica novità di Pinna nella linea difensiva. La partenza dei bianchi è tutta in salita. Gli uomini di Pavanel partono all'attacco e nel giro di 5 minuti, con Foglia e Moscardelli, impegnano Aresti. Per Leverbe e Dametto non è semplice contro gli attaccanti amaranto che tendono a fare uscire i centrali galluresi per creare spazi. L'Olbia prova a reagire e la prima risposta è affidata a Muroni che dalla distanza lascia partire un destro potente e preciso sul quale Borra vola per mandare la sfera in angolo. Al 12' Ragatzu duetta con Ogunseye al limite prima di andare al tiro con il solito Borra pronto a distendersi. Gli amaranto attaccano a spron battuto e con Corradi sulla sinistra creano più di un pericolo alla retroguardia olbiese. Aresti si becca anche un giallo per perdita di tempo con l'unico intento di far rifiatare i suoi. Moscardelli diventa assist man e gode di fin troppa libertà quando può agire lontano dalla morsa di Leverbe e Dametto. L'Olbia però resiste con attenzione. Si va al riposo in perfetta parità (0-0).

Nell'intervallo Bernardo Mereu scuote i suoi perché è l'Olbia al rientro ad attaccare e stringere l'Arezzo nella propria metà campo. Ragatzu svaria su tutto il fronte offensivo e con i suoi cross oltre a conquistare corner tiene in apprensione la difesa di casa. I ritmi si abbassano. Pavanel si sbraccia dalla panchina per far passare i suoi ragazzi dal 3-5-2 a un 4-4-1-1 che non produce effetti. Intanto Mereu gioca la carta Biancu. Passano i minuti. L'Arezzo è in affanno, non attacca con la stessa intensità. L'Olbia cresce sul piano del palleggio con Feola e Muroni. Al 68' il primo brivido della ripresa. Dalla sinistra palla al centro dove Varga non arriva, Ogunseye tutto solo di testa schiaccia a terra con Borra che gli nega il gol. E' il preludio del gol che arriva puntuale all'84'. Ragatzu va via sulla fascia, alza la testa e serve al centro Ogunseye che batte stavolta senza scampo l'estremo difensore amaranto. Pavanel dopo aver tolto Di Nardo toglie anche Moscardelli. La retroguardia bianca deve vedersela contro attaccanti non di ruolo e questo agevola anche il controllo della reazione amaranto che a dire la verità non si vede. Dopo tre minuti di recupero esplode la gioia dell'Olbia. La formazione di Mereu espugna come accaduto lo scorso maggio il "Città di Arezzo" con una vittoria di misura. All'epoca fu Kouko a decidere il match che valse la salvezza, adesso Ogunseye per 3 punti che tengono i bianchi ben lontani dalle zone calde della classifica e anzi fanno sognare qualcosa in più di una salvezza.

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