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Hervatin in silenzio, mentre il tecnico di casa elogia i suoi

Escono alla spicciolata dallo spogliatoio i giocatori del Lanusei, qualcuno scambia battute con gli antagonisti, altri si dirigono silenziosi verso l'uscita. L'attesa in sala stampa per l'allenatore...

16 ottobre 2017
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Escono alla spicciolata dallo spogliatoio i giocatori del Lanusei, qualcuno scambia battute con gli antagonisti, altri si dirigono silenziosi verso l'uscita. L'attesa in sala stampa per l'allenatore c'è anche da parte dei cronisti locali, Hervatin però non parla. Ci prova anche l'addetto stampa del Monterosi, chiedendogli per lo meno una dichiarazione di parte per quei colleghi interessati anche al Lanusei, oltre che al Monterosi, ma non c'è nulla da fare, la posizione è irremovibile. Bocche cucite da parte del clan isolano, mentre ci si accontenta, si fa per dire, delle esternazioni di Carlo Perrone, allenatore dei laziali al debutto sulla panchina di casa. «Non è stata una gara facile, non guardate il punteggio – piega in maniera perfetta i il tecnico, pronto comunque a esternare buone parole per la formazione isolana –. Siamo stati bravi e fortunati a passare presto in vantaggio e sicuramente la gara poteva avere un andamento diverso se non ci fosse stata da parte dei miei quell'esplosività iniziale». Forse dettata dalla voglia di riscatto e anche da un’antagonista di circostanza, il Lanusei, che non si aspettava una gara del genere da parte della squadra di via Cassia che aveva costretto il patron Capponi a fare il cambio di panchina, chiamando Perrone al suo capezzale. Per il Lanusei una sconfitta che farà pensare e capire gli sbagli commessi. Secondo Perrone «il Lanusei è un'ottima squadra e sono certo che una sconfitta non intaccherà l'animo dei giocatori sardi. In Sardegna, al ritorno, sarà tutt'altro che facile ripetere una partita come questa».

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