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Una sfida stregata: settimo ko di fila

In casa dei biancocelesti solo sconfitte dal 2010. Ultimo successo firmato da Matri

23 ottobre 2017
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ROMA. Il miracolo non c’è stato. E neanche la legge dei grandi numeri è venuta in soccorso del Cagliari. I rossoblù, reduci da ben sei sconfitte consecutive sul campo della Lazio, hanno infatti inanellato ieri la settima sconfitta consecutiva (e quinta stagionale).

Un rosario “doloroso” cominciato nel torneo 2010/2011 con un 2-1, a seguire un 1-0, poi un 2-1 e un 2-0, sino al 4-2 di tre stagioni fa e al 4-1 dello scorso anno in cui Immobile, come è avvenuto ieri, aveva firmato una doppietta.

Per trovare una gioia rossoblù bisogna tornare indietro all’ottobre del 2010, quando sulla panchina rossoblù c’era Massimiliano Allegri e sul campo l’1-0 fu firmato da un gol di rapina di Alessandro Matri. Bei tempi, visto che l’anno prima addirittura il Cagliari vinse nell’Olimpico laziale per 4-1 (doppietta di Jeda, Acquafresca e Matri).

Il bilancio totale in serie A è particolarmente pesante: 20 vittorie dei biancocelesti, 5 pareggi e 7 successi del Cagliari. I primi arrivarono in fila nel 1966-67 (1-0 di Nenè), 1969/70 (2-0 firmato da Domenghini e Riva) e 70/71 con un secco 4-2 in cui segnò due reti Domenghini e una ciascuna Riva e Gori). Poi gli altri due successi risalgono al 92/93, con un 2-1 firmato da Cappioli e Firicano e nel 2004-2005: 3-2 con le reti di Langella, Esposito e Oddo.

Il Cagliari sperava in qualche modo anche nella “stella” di Diego Lopez. Non solo perché l’arrivo dell’allenatore serviva a rimettere insieme uno spogliatoio apparso sfilacciato dopo due anni e mezzo di gestione Rastelli, ma anche perché quando fu chiamato per la prima volta da Massimo Cellino a guidare la squadra dalla panchina, il “capitano” di mille battaglie rossoblù aveva infilato una serie incredibile di 4 successi di fila. Per Lopez, 38enne chiamato a rimediare a un avvio non felice di Ficcadenti. In coppia con Ivo Pulga, i rossoblù guidati da Lopez ripartono battendo Torino, Bologna, Sampdoria e Siena una dopo l’altra e lasciando l’ultimo posto in classifica. Il torneo finirà con la salvezza. Ora però la storia e un’altra e la risalita è tutta da costruire. Si parte dopodomani con il Benevento alla Sardegna Arena. (en.g.)

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