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Olbia riconquista il podio della serie C

Daniele Ragatzu, capocannoniere della serie C
Daniele Ragatzu, capocannoniere della serie C

Terzo posto solitario per i bianchi di Bernardo Mereu: «Piedi per terra, ma è legittimo coltivare ambizioni e speranze»

24 ottobre 2017
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OLBIA. Terzo posto solitario in classifica. In una domenica nero pece per le squadre sarde di primo livello, tra calcio e basket, solo l’Olbia può festeggiare e lo fa stappando lo spumante. La vittoria della Robur Siena sul campo della Viterbese per 3-1 consegna alla squadra di Mereu la terza posizione nel campionato di serie C, girone A, a tre punti dal Livorno e quattro proprio dalla capolista Siena. E se non fosse stato per i punti lasciati in casa proprio al Siena e alla Pistoiese, forse l’Olbia ora potrebbe guardare tutti dall’alto in basso. «Alla nostra classifica mancano proprio tre punti, quello con il Siena, contro il quale avremmo meritato almeno il pareggio e i due con la Pistoiese, visto che in quella partita solo gli episodi ci hanno tolto la vittoria – sottolinea l’allenatore dell’Olbia –. Speriamo di trovarli in altre circostanze, per guadagnarci la classifica che meritiamo. Dico a tutti, però, di continuare a ragionare con umiltà. La chiave del successo sta nel sacrificio».

Legittima ambizione, dunque, accompagnata da quella applicazione che fa dell’Olbia un gruppo solido, capace di conquistare le copertine della serie C, trascinata da un autentico fuoriclasse per la categoria come Daniele Ragatzu, terminale offensivo ma anche prezioso collettore della manovra dei bianchi. Il protagonista di giornata, con la prima tripletta in maglia bianca nel 4-1 contro il Cuneo, è stato lui. Capocannoniere solitario e nome sul taccuino degli scout di mezza Italia. Si parla dell’interesse del Brescia di Cellino, ma sul punto Mereu è stato categorico. «Cosa penso delle voci di mercato su Ragatzu? Penso ad allenarlo. È un piacere per me contare sulla sua classe e applicazione quotidiana, ma anche un dovere metterlo nelle condizioni di rendere al meglio insieme ai suoi compagni – ha spiegato il mister di Triei –. Sul resto non commento, c’è la società per queste cose». L’impressione è che, salvo cataclismi, l’Olbia difficilmente si priverà di Ragatzu, almeno a gennaio. In estate l’attaccante di Quartu aveva firmato il rinnovo e aveva detto no a diverse proposte. Dunque, con un Ragatzu così, dove può arrivare questa Olbia? «Non voglio parlare di salvezza o altri traguardi, perché considero questo campionato come un libro fatto di tante pagine – sottolinea Mereu –. Ogni domenica se ne scrive una diversa e solo alla fine del libro sapremo cosa avremo fatto».

Una filosofia che si dipana come una tela dal concetto cardine di gruppo. Un’organizzazione che vede giocatori intercambiabili. L’esempio di domenica è stato Roberto Biancu, 17 anni, alla prima da titolare per l’infortunio di Feola, che ha saputo di dover giocare a pochi minuti dall’inizio della gara. «Ha giocato da play basso, con molta attenzione e diligenza – conclude Mereu –. L’obiettivo mio e dello staff è quello di portare tutti questi ragazzi verso una maturità e una crescita costante. Anche Senesi è entrato nel finale con la mentalità giusta e ha spaccato la partita, procurandosi i due rigori decisivi».

Giandomenico Mele

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