La Nuova Sardegna

Sport

Il Cagliari respira ma i difetti sono tanti

di Roberto Muretto

Lopez: «Voltiamo pagina, correggiamo gli errori e lasciamoci alle spalle la paura». Domenica nuovo esame col Toro

27 ottobre 2017
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INVIATO A CAGLIARI. «Il mio compito è mettere i giocatori nella condizione di rendere al meglio». Una frase che sintetizza il pensiero di Diego Lopez e in qualche modo spiega le scelte dell’allenatore del Cagliari. L’analisi del dopo Benevento non può limitarsi al risultato, anche se contava soprattutto quello dopo cinque sconfitte di fila. I tre punti sono arrivati con tanta sofferenza e al tecnico non sono sicuramente sfuggiti i limiti attuali della sua squadra. Non sono solo tattici o tecnici ma anche di natura psicologica. Una partita che doveva essere messa in freezer nel primo tempo, si è complicata perchè i rossoblù hanno avuto paura di non riuscire a portare a casa la vittoria, dando coraggio a un avversario con l’acqua alla gola. «Stiamo lavorando anche sulla testa dei singoli - le parole di Lopez -, ci manca un po’ di tranquillità che spero questo risultato possa trasmettere».

Scelte. L’allenatore del Cagliari ha messo in pratica una semplicissima equazione: un giocatore deve svolgere il ruolo nel quale rende di più, se viene adattato in un altro non riesce a dare il massimo. Gli esempi sono tre. Padoin da interno sinistro di centrocampo è sembrato trasformato in positivo. L’ex bianconero col Benevento ha ritrovato la dinamicità che aveva smarrito. Miangue, schierato esterno alto e liberato da compiti di marcatura, ha mostrato qualità incoraggianti, anche se è ancora acerbo e deve crescere nell’esecuzione dei cross, spesso fatti in modo troppo elementare. Cigarini, giocatore più portato a ragionare che all’interdizione, si sente più tranquillo con un motorino come Barella vicino. Mercoledì sera, finchè la condizione fisica lo ha aiutato, ha giocato tanti palloni e non si è limitato al compitino. Segnali importanti perchè il Cagliari ha bisogno delle sue geometrie nella fase di costruzione.

Pensieri. «A centrocampo ho deciso di abbinare un giocatore dinamico, Barella, ad un ragionatore che detta i tempi come Cigarini». Lopez ha spiegato così la nuova disposizione tattica del Cagliari. Aggiungendo: «Padoin può dare molto di più da interno di centrocampo che non da terzino. Io preferisco che ognuno giochi nel suo ruolo naturale perchè è l’unico modo per ottenere il massimo del rendimento. Col Benevento ho visto cose che mi sono piaciute ed altre da correggere, ma questa vittoria ci farà molto bene».

Bomber. Pavoletti ha fatto bis. Dopo l’inutile gol segnato col Genoa, l’attaccante ha realizzato una rete pesantissima. Una iniezione di autostima per lui e per tutta la squadra. «È importante che restiamo tutti uniti in una stagione così difficile - ha detto -. Sono felice di aver regalato questa gioia ai tifosi. Mi auguro che di serate come questa ce ne siano tante». Morale alle stelle per Leonardo, un po’ meno per Marco Sau che sembra di nuovo aver smarrito la via della rete. Ha sbagliato il rigore e fallito un’altra occasionissima. Eppure la nuova disposizione tattica dovrebbe metterlo nella condizione di incidere di più. Finora un solo centro per lui, che come tutti i bomber, soffre se il digiuno si prolunga. Lopez lo coccola, sa come stimolarlo per tornare il cecchino implacabile che tutti conoscono.

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