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Nuorese in piena crisi, paga il ds Casapulla

Nuorese in piena crisi, paga il ds Casapulla

Il presidente Michele Artedino accetta le dimissioni del dirigente e prova a rincuorare la squadra: «Non molleremo»

03 novembre 2017
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NUORO. La sconfitta per 4 a 0 di mercoledì a Lanusei determina i primi contraccolpi nell’organigramma della Nuorese. Ieri si è dimesso il direttore sportivo Salvatore Casapulla, arrivato in città durante l’estate scorsa ed emissario per il mercato del presidente Michele Artedino. L’allontanamento del dirigente è strettamente legato ai risultati deludenti della rosa allestita per il campionato, che sarebbe dovuto essere di vertice e invece vede la formazione nuorese nella parte bassa della classifica. Tanto che sul ds si sono appuntate le critiche della stessa tifoseria presente allo stadio “Lixius” di Lanusei. Mentre non è in discussione la posizione del mister Massimo Agovino. Il perché dalle parole dello stesso presidente: «Qualsiasi allenatore sedesse oggi in panchina non potrebbe fare meglio. Il problema è mentale. La squadra è come un motore inchiodato che non riesce a rimettersi in moto. Neanche noi comprendiamo dove sta il problema, perché altrimenti l’avremmo risolto».

Questioni che sono state affrontate mercoledì sera al rientro da Lanusei, durante una riunione tecnica conclusasi a notte fonda. Ieri nuovo intervento del presidente, questa volta sulla squadra, negli spogliatoi del “Frogheri”: «Nessuna ramanzina, ma un incontro per stare vicino ai ragazzi e sostenerli affinché si possa superare tutti insieme un momento che considero il più difficile nei sei anni di presidenza del club». Sconsigliate dunque rivoluzioni e altri provvedimenti. Ci sono da salvaguardare un ambiente divenuto fragile e la vicinanza alla nuova gara di campionato, quella di domenica in casa contro la Lupa Roma. Il patron verdazzurro non chiede altro se non impegno e attaccamento alla maglia. Lo fa con uno sguardo a ritroso alla partita di mercoledì in Ogliastra: «Abbiamo fatto una brutta figura, come la Nuorese non ne faceva da tempo. Ho visto i giovanissimi del Lanusei saltare con una facilità disarmante i nostri giocatori. Un spettacolo triste per la società e i tifosi. Non posso e non voglio pensare che sia questa la Nuorese».

La realtà porta oggi a lasciare in fondo a ogni discorso i vecchi obiettivi del torneo di vertice e la scalata in terza serie. Se la situazione dovesse raddrizzarsi semmai se ne parlerà più avanti. La linea fissata dalla società: «L’obiettivo è di programmare una partita dopo l’altra e raccogliere il maggior numero di punti. Questo sino a dicembre, quando interverremo nel mercato per rinforzare la rosa e acquistare le pedine di cui si avverte e si è avvertita sinora la mancanza», spiega ancora il presidente verdazzurro. La realtà di una stagione dai risultati mediocri porta ad anticipare il tempo dei bilanci. Artedino ci ritorna, ma vorrebbe fosse l’ultima volta: «Mi assumo le responsabilità di quanto è successo e del fatto di avere voluto fare all’inizio certe scelte. È vero, si potrebbe ricordare che si è partiti in ritardo, che alcune soluzioni sono risultate obbligate. Ma alla fine a cosa servirebbe?». La logica è invece quella di guardare in avanti: «Nonostante in questi giorni mi sia sentito solo, non scappo, ma garantisco tutti gli impegni presi. Alla città e ai tifosi chiedo di avere pazienza e stare vicini al club».

Francesco Pirisi

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