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Il “fenomeno” Feola, piacevole conferma per i tifosi olbiesi

Il “fenomeno” Feola, piacevole conferma per i tifosi olbiesi

OLBIA. Il discorso può riprendere, dopo una parentesi negativa. Certe batoste possono lasciare tracce indelebili su morale e autostima, così la sconfitta nel derby con l’Arzachena rischiava di minare...

06 novembre 2017
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OLBIA. Il discorso può riprendere, dopo una parentesi negativa. Certe batoste possono lasciare tracce indelebili su morale e autostima, così la sconfitta nel derby con l’Arzachena rischiava di minare le certezze dell’Olbia. È arrivato un 3-0 contro la Giana Erminio a restituire sorrisi e speranze. A brillare, oltre le solite stelle Ogunseye e Ragatzu, c’è stata la prestazione di Andrea Feola. Nella galassia dell’Olbia il 25enne di Carbonia non è certo una meteora, visto che rappresenta uno dei “titolarissimi” nella formazione dei bianchi e Mereu difficilmente rinuncia a lui. Sabato pomeriggio è arrivato anche il secondo gol stagionale. “Gol a parte, che genera sempre bellissime emozioni, contro la Giana era importante riprendere il discorso interrottosi con il ko nel derby – spiega Feola -. L’abbiamo cercata e voluta, è arrivata una vittoria meritata. Abbiamo messo sotto un’ottima squadra che aveva fatto benissimo contro Livorno e Alessandria”. Lui che ha vissuto la sconfitta con l’Arzachena dalla tribuna, messo fuori causa da un infortunio muscolare che l’ha tenuto lontano dai campi per qualche settimana. “Nessuno vuole mai stare fuori, a maggior ragione quando si gioca un derby - conferma Feola -. È stata una sofferenza perché avrei voluto essere là in mezzo a lottare con i miei compagni”. Così il riscatto con la Giana è figlio anche di quella sconfitta. Con l’Olbia che si issa solitaria al terzo posto in classifica, dietro le corazzate Livorno e Siena e davanti a una delle favorite di inizio campionato, il Pisa. “Fa parte del nostro dna la capacità di reagire alle difficoltà - sottolinea il centrocampista dell’Olbia -. Le sconfitte fanno parte del calcio, bisogna essere intelligenti a farne tesoro per riscattarsi alla prima occasione. È un processo mentale che stiamo assimilando bene. Poi la classifica è positiva e ne siamo felici, anche se l’Olbia non deve porsi obiettivi sul lungo periodo, ma pensare giornata dopo giornata, perché con questo atteggiamento abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque. Guardare oltre il prossimo avversario non serve, adesso nella nostra testa esiste solo l’Alessandria e ci prepareremo al meglio per questa nuova battaglia che vogliamo vincere. Loro sono forti, ma anche noi lo siamo”. Una sfida che si giocherà giovedì alle 14,30, nel posticipo del turno infrasettimanale. Feola ci sarà, magari dopo aver preso gusto a segnare e poter dedicare un altro gol come quello di sabato. “Ho dedicato il gol a un amico presente in tribuna, ma ovviamente la dedica più importante va alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e ha sempre creduto in me - racconta Feola -. Spero di dare sempre il mio contributo, sono comunque molto orgoglioso della fiducia e della stima che il mister e lo staff ripongono in me”.

Giandomenico Mele

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