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Il ciclocross inaugura l’anno del rilancio del ciclismo isolano

Il ciclocross inaugura l’anno del rilancio del ciclismo isolano

Partenza il 26 a Sarroch, il clou a fine dicembre a Ussana Dessì (Fci): «Stiamo crescendo, scopriremo il nuovo Aru» 

08 novembre 2017
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SASSARI. La prima gara della stagione il 26 novebre a Sarroch, il clou il 30 dicembre a Ussana con la prova unica del campionato sardo. Arrivano dalla specialità del ciclocross dei chiari segni di vitalità per il pedale sardo che si prepara alla stagione 2018 con un intenso programma. Il ciclocross anticipa l'inizio della ed è stagione diventato, per impegni agonistici e partecipanti, sempre più importante.

La federciclismo sarda ha diramato il calendario con sette prove in programma. Dopo l'inizio a Sarroch il 3 dicembre toccherà a Sassari con la gara del Club Mtb Progetto Sport. Seguiranno le prove di Capoterra il 10 dicembre e del 17 a Villacidro, in casa di Fabio Aru che ha iniziato la sua attività proprio con il ciclocross.

Il 30 dicembre chiusura d'anno a Ussana con i campionati sardi, poi si entra nel nuovo anno con le gare del 14 gennaio a Ozieri e del 21 ancora a Ussana.

«Il ciclocross è la specialità del ciclismo che anticipa la stagione agonistica – spiega Stefano Dessì, presidente della Fci Sardegna –. Si parte alla fine dell'anno ma si partecipa già con il tesseramento del 2018. Il ciclocross è una delle discipline più nobili e più antiche, assieme alle gare su strada, del ciclismo – prosegue spiega Dessì –. In Sardegna dal punto di vista organizzativo, essendo una delle più costose, è stata un po’ abbandonata ma la voglia di fare è sempre tanta e quest'anno siamo riusciti a produrre un calendario record, rispetto alle scorse stagioni».

Com’è il livello tecnico in Sardegna?

«Scontiamo l'insularità ma i tecnici stanno lavorando con continui corsi tecnici di aggiornamento. Soprattutto nei settori giovanili abbiamo qualche problema ma stiamo lavorando per recuperare il gap».

La situazione del ciclismo in generale nell’isola?

«Quest'anno, apertura del quadriennio olimpico che si concluderà nel 2020, nonostante la crisi abbiamo registrato un aumento in numeri assoluti dei tesserati e del numero di gare organizzate. Purtroppo dobbiamo fare i conti con i pochi fondi».

Qualche talento all'orizzonte?

«Potenzialmente ci sono tanti giovani che potrebbero ottenere buoni risultati ma i fattori che incidono sulla possibilità di questi ragazzi di crescere sono tanti».

Gli appuntamenti più importanti del 2018?

«Stiamo predisponendo regolamenti e calendario, ai primi di gennaio potremo avere un quadro completo».

Ospitare il Giro d'Italia ha influito sulla crescita?

«Ha generato un grande entusiasmo ma lo sviluppo del nostro movimento può avvenire solo con il supporto dei tecnici, delle società e delle strutture della federazione».

Roberto Spezzigu

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