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Pesante tonfo dell’Olbia ad Alessandria

Pesante tonfo dell’Olbia ad Alessandria

I bianchi subiscono quattro sberle dai “grigi”. La squadra gallurese è apparsa confusa, molle e incapace di reagire

10 novembre 2017
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ALESSANDRIA. E’ un testa-coda Alessandria-Olbia, ma le posizioni delle due squadre in classifica non sono certo quelle che ci si aspettava durante le previsioni estive: una vittoria per gli ospiti significherebbe continuare la corsa sulla Robur Siena, mentre i padroni di casa hanno bisogno di punti per uscire dalla zona playout. Forse questa consapevolezza fa sì che l’Alessandria sfoderi per la prima volta in stagione una prestazione convincente, rifilando un pesante 4-0 agli isolani.

I grigi partono fortissimo e già dopo 3’ potrebbero passare: liscio in difesa dell’Olbia, palla a Celjak che appoggia per Ranieri la cui botta si stampa sulla traversa. L’Olbia risponde al 10’ con un cross di Cotali su cui Agazzi ha gioco facile, ma la palla resta fra i piedi dei grigi ed al 14’ arriva un’altra occasione pericolosa quando sul cross di Celjak, Sestu riesce ad appoggiare di testa in area dal secondo palo ma per fortuna dell’Olbia nessuna maglia grigia ha seguito l’azione e la palla finisce in angolo. Il tiro di Marconi al 19’ costringe Aresti ad alzare in corner e dagli sviluppi del quarto tiro della bandierina di Gonzalez arriva il vantaggio dell’Alessandria con Casasola che di testa gira sul primo palo eludendo il disperato tentativo di salvataggio di Ogunseye. Il pallone resta fra i piedi degli alessandrini che si mostrano pericolosi in più di una occasione e finiscono per trovare il raddoppio al 35’ quando Sestu dalla destra con un cross pesca Marconi solo in area bravo ad infilare alle spalle di Aresti con una mezza rovesciata.

Nicco rimedia un giallo per un fallo a centrocampo su Senesi per cui è necessario l’intervento del medico a bordo campo, ma ci vuole un doppio miracolo di Aresti per impedire prima a Gonzalez imbeccato ancora da Sestu e poi a Marconi di fare tris. Proprio allo scadere arriva la prima occasione pericolosa per gli ospiti: Ragatzu ispira sulla sinistra per Feola che crossa trovando Ogunseye pronto al colpo di testa senza inquadrare la porta.

Dagli spogliatoi escono gli stessi ventidue ma già al 5’ l’Olbia effettua un doppio cambio: escono Cotali e Senesi e per loro entrano Pinna e Piredda; la squadra di Mereu però non si scuote. Il capolinea delle ambizioni dell’Olbia arriva al 21’: un fallo su Nicco costa un calcio di rigore che Gonzalez prima si fa parare da Aresti e poi appoggia in rete sulla ribattuta. Nel finale Bunino grazia l’Olbia, poi Aresti dice no a Sestu ma deve arrendersi al colpo di testa di Sciacca sotto la traversa su cross dalla destra di Casasola: il poker rende bene la differenza di valori vista in campo ad Alessandria, ma la speranza di tutti è che questa non sia la vera Olbia.

Giordano Malatesta

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