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«Troppa ansia in tutto l’ambiente»

«Troppa ansia in tutto l’ambiente»

La ricetta dei tifosi: «Cambiare coach». «No, situazione ancora raddrizzabile»

14 novembre 2017
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SASSARI. Che confusione, sarà perché ti amo. Il momento no della Dinamo accende tra i tifosi le discussioni su cause e possibili soluzioni. «Io penso che il problema principale sia nel manico – dice con decisione Giovanni Losa, giocatore della Dinamo per tante stagioni a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta e abbonato storico del settore B – . Secondo me la squadra è valida e competitiva. Ecco, magari non avrei preso Hatcher, avrei puntato tutto su Stipcevic, che in questo momento ci manca da morire, e Spissu nel ruolo di play. Ma in generale non mi piace la gestione tecnica, secondo me Pasquini ha poco polso. In campo vedo troppa improvvisazione. Le dimissioni? Forse Sardara ha fatto bene ad accettarle, perché col doppio ruolo coach-gm si sarebbe creata maggiore confusione. Ma spero che dall’anno prossimo si facciano altre scelte».

Massimo Podda, uno degli elementi-guida del Commando, domenica a fine partita ha parlato con Devecchi, Spissu e Polonara, che si sono avvicinati sotto il settore C. «Cosa ci siamo detti? Che noi tifosi stiamo dando il massimo e abbiamo chiesto loro che intenzioni abbiano. Ci è stato risposto che non hanno intenzione di mollare. Una contestazione? Neanche per idea. È un periodo storto, Pasquini ha fatto una mossa per provare a dare una scossa, siamo dispiaciuti per certe sconfitte, ma non è il caso di fare drammi, siamo a novembre ed è assolutamente possibile rimettere le cose in piedi».

«Ci troviamo a un bivio – dice Luca Puggioni, abbonato del settore D, particolarmente attivo nell’organizzazione di coreografie e sui social –. Bisogna capire se è vero ciò che dice Devecchi, cioè che lo spogliatoio è tutto con il coach. Perché mi rifiuto di credere che i giocatori non facciano nulla o quasi di quanto viene ordinato da Pasquini. Capo d’Orlando ha difeso tutta la partita a zona e noi non sapevamo che pesci prendere. È possibile che nessuno dei giocatori si smarrisca per una zona? Al di là del fatto che il doppio ruolo coach-gm non mi ha mai convinto, io temo che alcuni non siano in sintonia con quello che dice il coach, e se così fosse allora bisognerebbe cambiare. Le colpe vanno divise tra tutti, ma nell’atteggiamento della squadra inizio a leggerci qualche responsabilità della guida tecnica. Resta il fatto che la situazione è assolutamente raddrizzabile».

«La squadra mi è sembrata disorientata, svuotata mentalmente – sottolinea Giovanni Giraudi, storico esponente del tifo biancoblù, con alle spalle oltre vent’anni di trasferte in tutta Italia –. Tutto l’ambiente Dinamo vive in uno stato di ansia perenne. Sembra quasi che dopo l’addio di Sacchetti tutti debbano dimostrare qualcosa: dai tifosi, che criticano in maniera eccessiva, alla società, che forse ha troppa smania di dimostrare di poter fare meglio. Pasquini è stato massacrato sin dalla prima giornata, eppure l’anno scorso abbiamo fatto una stagione di tutto rispetto e si sono visti momenti di ottimo basket. Secondo me tutti devono fare un passo indietro. Più che un cambio di allenatore serve un cambio d’aria che rassereni tutti». (a.si.)

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