La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Basta parole, la Dinamo deve vincere

di Andrea Sini
Basta parole, la Dinamo deve vincere

Basket. Dopo il doppio colpo di scena di domenica sera, i sassaresi tornano in campo al palazzetto contro l’Unet Holon

15 novembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. C’è da cambiare marcia, e c’è da farlo più in fretta di subito. La disfatta con Capo d’Orlando, le dimissioni respinte di Federico Pasquini, l’assenza di Rok Stipcevic, le quattro sconfitte di fila rimediate tra campionato e Champions League nelle ultime due settimane sono un bagaglio da chiudere nello spogliatoio e lasciare ben lontano dal parquet. Stasera alle 20,30 al PalaSerradimigni, contro gli israeliani dell’Unet Holon, la Dinamo dovrà mettere in campo tutto il resto: tecnica e schemi, certo, ma soprattutto cuore, agonismo, spirito di sacrificio. “Palle”, insomma, come si dice in gergo, perché è proprio in questo “fondamentale” che la squadra sassarese è mancata completamente nei 40 minuti più disastrosi giocati in questo mese e mezzo di partite ufficiali. Tre vittorie e quattro sconfitte in campionato, un solo successo in cinque gare giocate in coppa. Ed è da qui che si riparte stasera, con l’obbligo di abbassare il freno a mano e sfruttare finalmente tutte le marce a disposizione.

Solo i due punti. Se il presidente Stefano Sardara ha respinto le dimissioni di coach Pasquini, e se lo spogliatoio biancoblù ha deciso di uscire da questa brutta situazione in piena compattezza, allora dalle parole è il momento di passare alla concretezza che soltanto una vittoria può garantire. Una vittoria bella, brutta, convincente o meno, ma tutto ciò che serve alla truppa biancoblù (oggi come sempre in tenuta biancoverde da Champions) è un successo che consenta di riprendere la marcia e allontanare certi fantasmi per poter continuare a lavorare con la giusta serenità.

La prova del fuoco. «È una partita che dobbiamo assolutamente vincere – ha sottolineato ieri Federico Pasquini –, perché dobbiamo riavvicinarci ai primi quattro posti in classifica. Da quando ha preso Glen Rice jr l’Hapoel ha cambiato molto dal punto di vista tecnico e tattico e anche di qualità con un giocatore che in due partite ha segnato 51 punti. Sappiamo quindi che il pericolo pubblico sarà lui, che gioca sia da 3 sia da 4 e che assieme a Joe Alexander è il loro principale terminale offensivo. Dovremo avere grande concentrazione su questi due elementi e fare attenzione a Walden come a Thomas e Blatt. Sappiamo che hanno vinto tre delle ultime quattro partite da quando è arrivato Rice e dobbiamo lavorare forte per disinnescarlo».

Non si tratterà dunque di una serata facile: le due squadre in questo momento si dividono l’ultimo posto del gruppo A, con una sola vittoria per parte, e dunque la posta in palio stasera è decisamente alta a prescindere dalle questioni interne dei sassaresi. Ieri mattina la squadra si è allenata con grande intensità e ora dovrà tramutare in energia positiva la scossa arrivata prima con la batosta presa in campo, poi con i lunghi faccia a faccia con presidente e allenatore.

Nel Banco di Sardegna non ci sarà per la quinta partita di fila Rok Stipcevic, operato nei giorni scorsi per la pulizia del ginocchio sinistro: il suo rientro, particolarmente urgente vista la carenza di carattere e leadership nel gruppo, è previsto per i primi di dicembre, cioè dopo la sosta del campionato. Una pausa di due settimane quanto mai necessaria per ricucire tutti i fili e caricare completamente le batterie.

Ma per arrivarci nelle migliore dei modi, bisognerà dare chiari segnali di risveglio sia stasera contro Joe Alexander e compagni che domenica in casa della Openjobmetis Varese. Non importa la forma: oggi più che mai conta soltanto la sostanza.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Trasporti

Numeri in crescita nel 2023 per gli aeroporti di Olbia e Cagliari, in calo Alghero

Le nostre iniziative